Torino, 7 mar. (LaPresse) – Ha finto di essere ricattata ma invece era lei a voler estorcere 300mila euro al suo ex compagno come pagamento per non diffondere foto compromettenti, convincendo il suo nuovo convivente a farle da complice. E’ successo a Torino e a scoprire la complicata trama del ricatto sono stati i carabinieri. La vittima è un imprenditore 64enne di Torino che per 5 anni è stato legato ad una donna 40enne di Santo Domingo. I due avevano convissuto ed erano diventati soci in affari ma due anni fa si erano separati e a lei erano rimasti un appartamento, un’auto e una somma di denaro per le spese quotidiane. Una storia che sembrava essere ormai conclusa, fino a quando il 29 febbraio scorso l’imprenditore si è rivolto ai carabinieri per denunciare di essere vittima di una estorsione.
Ai militari ha raccontato che alcuni giorni prima aveva incontrato la donna che gli aveva detto che da circa 6 mesi era sotto ricatto da parte di alcuni individui che erano entrati in possesso di alcune foto nelle quali si vedeva l’imprenditore in atteggiamenti equivoci con un transessuale in occasione di una festa di compleanno. La donna aveva sostenuto anche di aver già versato oltre 4mila euro ma di non riuscire più a far fronte alle richieste. Il 28 febbraio, giorno prima della denuncia, mentre i due ex amanti stavano uscendo dal commercialista l’uomo è stato avvicinato da un un 35enne che gli ha mostrato sul pc le foto equivoche e gli ha consegnato una scatola di scarpe da riempire con 300mila euro e un cellulare da accendere dopo 48 ore dal loro incontro su cui avrebbe ricevuto tutte le informazioni per la consegna.
Puntuale è arrivata la telefonata: la vittima ha deciso di prendere tempo vista la cifra richiesta ma sul cellulare sono arrivati sms nei quali si diceva che queste foto sarebbero state mostrate a parenti, clienti e stretti familiari, di cui il 35enne sembrava conoscere abitudini e luogo di residenza. I carabinieri, quindi, hanno deciso di organizzare l’incontro, sulla base di un accordo di 10mila euro quale prima rata ma le banconote utilizzate per lo scambio sono state fotocopiate e all’interno delle mazzette sono stati inseriti dei ritagli di carta. Lo scambio è avvenuto nei pressi dell’area camper Abrate all’uscita della tangenziale di Moncalieri. All’appuntamento si sono presentati anche i carabinieri e al momento della consegna è scattato l’arresto. In manette è finito un commesso 36enne di Collegno (Torino), fermato in flagranza di reato con l’accusa di estorsione.
L’arrestato, però, ha rivelato subito la trama del ricatto raccontando la verità ai carabinieri. Infatti ha detto di essere stato convinto dalla ex convivente della vittima, con la quale ha una relazione, ad organizzare l’estorsione. La donna oltre alla casa e l’auto, aveva avuto durante la storia con l’imprenditore una somma contante per poter acquistare un appartamento a Santo Domingo e sistemare il figlio, avuto da precedente relazione, come impiegato in un’azienda.
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