‘Ndrangheta, in carcere boss di Rosarno

Reggio Calabria, 4 mar. (LaPresse) – Nel pomeriggio di ieri, in località Zimbario del comune di Rosarno in una zona rurale coltivata ad agrumeto, il personale della sezione criminalità organizzata della squadra mobile ha arrestato Rocco Bellocco, 60enne pluripregiudicato, per associazione per delinquere di tipo mafioso. L’uomo è ritenuto un esponente di spicco dell’omonima cosca attiva a Rosarno. Già destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel 2009, nel 2011 è stato condannato alla pena della reclusione per 13 anni ed otto mesi. Bellocco era stato coinvolto nelle indagini connesse all’operazione ‘Rosarno è Nostra’ in cui era emersa la sua appartenenza ad un’associazione per delinquere di stampo mafioso operante nella piana di Gioia Tauro con diramazioni in Emilia Romagna.

Le indagini avevano registrato un attrito tra la famiglia dei Bellocco e quella degli Amato, entrambe originarie di Rosarno ma trasferitesi in Emilia Romagna. Gli Amato chiedevano insistentemente la testa di alcuni sodali dei Bellocco responsabili della morte di Cosimo Amato, assassinato a Rosarno nel 1989, e Mario Amato, scomparso presumibilmente a causa di un atto di lupara bianca. I Bellocco, sorpresi e preoccupati per la richiesta ricevuta dagli Amato, si erano preparati ad uno scontro armato, progettando eventuali rappresaglie per l’oltraggio subito. Dopo le formalità di rito e la notifica del provvedimento cautelare, Bellocco è stato associato presso la casa Circondariale di Palmi.