Tav, Fassino: Per dialogo necessaria la fine delle violenze

Roma, 2 mar. (LaPresse) – “Per dialogare è necessario che cessi il clima di violenza”. Lo ha detto il sindaco di Torino Piero Fassino, intervistato a ‘La telefonata di Belpietro’ su Canale5. “Il gruppo che non vuole la Tav si confronti e dialoghi – ha aggiunto -. In realtà c’è stata una fase, quella che va dal 2004 al 2006, in cui il progetto era davvero impattante e invasivo. La protesta No Tav aveva senso, ora il progetto è stato reso molto meno invasivo e impattante quindi ciò significa che il confronto c’è stato e ha prodotto dei risultati”. Sono 25 i comuni interessati dalla Tav – ha ancora spiegato Fassino – Di questi 12 sono favorevoli. Fra loro ci sono anche quelli maggiormente interessati dai lavori e cioè Susa e Chiomonte”. Nel corso dell’intervista Fassino ha anche toccato il tema di un governo che nel 2013 veda insieme membri politici di Pd, Pdl e Terzo Polo. “E’ prematuro parlarne – ha commentato -. Si tratta di una decisione che dipende da cosa accadrà nel 2012. Questo governo di emergenza è stato non solo necessario, ma si è rivelato essere anche la scelta giusta. Parlare ora di cosa accadrà fra più di un anno è prematuro”.