Roma, 6 feb. (LaPresse) – Negli ultimi due mesi il pool antievasione fiscale della guardia di finanza di Palermo ha effettuato 14 sequestri per un valore complessivo di 20 milioni di euro. Si tratta del risultato di una serie di controlli che le fiamme gialle del capoluogo siciliano insieme al dipartimento per la lotta alla criminalità economica della procura hanno messo in campo per tutto il 2011 e che ha dato i suoi frutti a partire da dicembre. “Lo strumento operativo adottato – spiegano i finanzieri – è quello del sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla successiva confisca dei beni in caso di condanna, inizialmente previsto per contrastare i delitti di maggiore allarme sociale, di cui la legge finanziaria 2008 ha esteso l’applicabilità anche ai reati tributari. Grazie a tale innovazione normativa è ora possibile sottrarre a chi è indagato per reati tributari qualsiasi bene o risorsa finanziaria nella sua disponibilità fino a concorrenza del profitto del reato, ossia delle imposte evase”. In altre parole è possibile sequestrare beni per un valore pari all’ammontare delle tasse che non sono state pagate.
Solo negli ultimi giorni sono finite nel mirino dei finanzieri 2 ditte individuali e 3 società a responsabilità limitata, con sede a Palermo. Nel primo caso il provvedimento ha riguardato una società operante nel settore della grafica pubblicitaria che si era “dimenticata” di segnalare al fisco gli oltre 5 milioni di euro di ricavi fatturati nel periodo 2005-2010. In questo caso sono stati addirittura due i decreti di sequestro emessi, di cui uno dall’ufficio del gip ed uno dal pm Calogero Ferrara. E’ stato così sequestrato l’intero complesso dei beni aziendali della società,che nel frattempo era stata resa inoperativa, tra cui un furgone, diversi arredi, tre computer, un carrello elevatore ed altre attrezzature tecniche di valore come le macchine litografiche e per la stampa digitale; all’amministratore, un palermitano di 62 anni, sono stati sequestrati una porzione di un immobile, 3 autovetture ed un motociclo.
Sempre nel campo della grafica pubblicitaria operavano anche le due ditte individuali i cui titolari, marito e moglie, pur avendo fornito le proprie prestazioni a primarie agenzie pubblicitarie ed a numerosissime imprese palermitane, erano risultati anch’essi evasori totali per non aver mai presentato le dichiarazioni dei redditi dal 2005 al 2010 e quindi mai versato alcuna imposta.