Un anno per spostare la Concordia

Grosseto, 29 gen. (LaPresse) – Il tempo di recupero della nave Costa Concordia va dai 7 ai 10 mesi. Ad annunciarlo in conferenza stampa all’Isola del Giglio è stato il capo della protezione civile Franco Gabrielli che ha spiegato: “Noi faremo di tutto, in questo tempo, per evitare che la permanenza dello scafo in mare arrechi particolari problemi all’ambiente”, bisogna “blindare, stagnare quanto più possibile lo scafo per evitare contaminazioni”. Intanto tutte le attività di ricerca e defueling sono state bloccate a causa dello spostamento dello scafo, definito da Gabrielli “fisiologico”, probabilmente dovuto al peggioramento delle condizioni meteo marine.

Appena la situazione migliorerà le operazioni ricominceranno, ha spiegato Gabrielli, e “per quello che Smith ci ha riferito nel momento in cui le condizioni consentiranno di riattaccare il pontone, ci vorrà una giornata di lavoro e una per l’avviamento del pompaggio. Ma le previsioni abbiamo imparato che devono fare i conti con condizioni meteomarine”. Gli esperti spiegano comunque che tra due o tre giorni le condizioni meteo marine dovrebbero migliorare e ora l’unico obiettivo per Gabrielli è “quello che il naufragio della Concordia non si trasformi in un disastro ambientale”.