Torino, 26 gen. (LaPresse) – Schemi con la “descrizione degli strumenti di difesa della Libera Repubblica della Maddalena e la descrizione dei mezzi e delle tattiche da adottare per assediare il cantiere” lo scorso 3 luglio. Sono stati sequestrati la scorsa estate dalla digos e citati nell’ordinanza del gip Federica Bompieri sulle misure di custodia nei confronti dei No Tav che hanno partecipato agli scontri questa estate al cantiere di Chiomonte. Il gip lo descrive come “un interessantissimo appunto manoscritto” trovato nelle mani di un No Tav non arrestato. “Con uno schema di rappresentazione insiemistico – scrive il giudice – viene in sostanza rappresentato lo scenario palesatosi in occasione sia del 27 giugno che del 3 luglio con la descrizione dei mezzi e delle tattiche da adottare per assediare il cantiere. Per un verso vengono indicati i mezzi per reistere allo sgombero: barricate invalicabili fatte da filo spinato, massi, tubi, olio, tronchi d’albero, fuoco, barricate mobili”.
“Per altro verso – prosegue l’atto – vengono indicati gli strumenti per assediare il cantiere, mezzi di difesa come Maalox e limone, caschi, maschere, scudi, guanti, mezzi di offesa – frombole, fionde, fuochi vari, laser), tattiche di guerriglia, squadre specializzate con scudieri, frombolieri, recupero lacrimogeni, fuochisti e artiglieria -catapulte, trabucco, lanciamassi”. L’imperativo sempre lo stesso: “Si parte e si torna assieme”. “Sembrerebbe quasi – tira le somme il gip – trattarsi delle regole di un gioco di guerra ambientato in un contesto in parte medievale, se non fosse che tutto quanto descritto lo si ritrova messo in pratica nelle giornate del 27 giugno e del 3 luglio”.