Torino, 23 gen. (LaPresse) – Al grido di “la licenza non si tocca” e “Chi non salta Mario Monti è” circa mille taxisti, a piedi, dopo essere partiti da piazza Vittorio a Torino, stanno marciando in corteo verso la sede della Regione Piemonte, in piazza Castello, per poi dirigersi verso il municipio, in piazza Palazzo di Città, dove hanno intenzione di sostare in presidio. Manifestano contro le liberalizzazioni del governo. In capo al corteo gli striscioni “Tassisti italiani uniti” e “Taxi uniti”.
“A Palazzo Chigi – spiega Walter Drovetto di Ugl Taxi – c’era stato un intendimento per accettare alcuni punti da noi proposti, che però non sono stati recepiti, come l’abolizione della territorialità della licenza. Il controllo dei sindaci qui esiste già, ci sono 260 esuberi in area metropolitana, non serve un’authority per stabilire i numeri ‘sentiti i sindaci’ ma ‘in accordo con loro’. Vogliamo un documento a supporto della Regione come è successo in Lombardia”.
Oggi a Torino e cintura sono 1580 le licenze dei taxisti. “Il punto del decreto del governo sulla territorialità – specifica Alberto Aimone Cat, presidente di Taxi 5737 – aggrava la situazione perchè qui a Torino noi l’avevamo già applicata facendo nascere l’area metropolitana e assorbendo i taxisti dei comuni limitrofi. Eravamo già precari prima del decreto, oggi i nostri figli non hanno più un futuro”.