Bari, 6 gen. (LaPresse) – Ha confessato dopo un lungo interrogatorio di avere ammazzato la sua fidanzata Antonella Riotino, trovata morta sgozzata a Putignano nel barese. E ora, dopo la disposizione del provvedimento di fermo nei suoi confronti, il dicianovvenne Antonio Giannandrea si trova in carcere. La confessione del giovane, che, messo alle strette, è crollato, interrogato nella notte nella caserma dei carabinieri di Gioa del Colle dopo il ritrovamento del corpo della studentessa, uccisa con fendenti alla gola e gettata in una scarpata alla periferia di Putignano. A quanto si apprende dai militari che indagano sull’omicidio, avvenuto dove è stato ritrovato il corpo senza vita della vittima, il cadavere presentava segni di strangolamento e di colpi al viso. Sul collo una ferita da arma da taglio. E’ il movente sentimentale l’ipotesi formulata finora dagli investigatori.
La scomparsa della studentessa, Antonella Riotino, era stata denunciata dai suoi familiari che non l’avevano vista fare rientro a casa. Dopo una lunga giornata di ricerche e di indagini dei militari ieri, in serata, è stato trovato, in una scarpata, alla periferia del paese, su segnalazione del fidanzato, il cadavere della vittima, che presentava ferite di arma da taglio alla gola.