Benedetto XVI: Futuro Italia sia più solidale

Città del Vaticano, 25 dic. (LaPresse) – Benedetto XVI nel suo discorso prima della benedizione ‘Urbi et orbi’ ha fatto riferimento ai molti conflitti che insanguinano il mondo: dallo spargimento di sangue in Siria alla ripresa del conflitto israelo-palestinese. In occasione dell’Urbi et Orbi, il Papa si è affacciato dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro su un’assolata piazza San Pietro, davanti a migliaia di turisti festanti e pellegrini. L’84enne papa tedesco, ha citato i profughi dal Corno d’Africa e le vittime delle alluvioni in Thailandia, tra gli altri, e ha chiesto un maggiore dialogo politico in Myanmar, e la stabilità in Iraq, Afghanistan e regione dei Grandi Laghi africani.

Il Papa detto che prega perché Dio aiuti gli israeliani e i palestinesi a riprendere i colloqui di pace. Il papa non ha menzionato le esplosioni mortali sulle chiese in Nigeria, ma il Vaticano ha rilasciato una dichiarazione che denuncia gli attacchi come un segno di crudeltà e assurdo “odio cieco che non mostra alcun rispetto della vita umana”. La sala stampa vaticana, in merito, ha fatto notare che il discorso di Benedetto XVI è stato preparato con largo anticipo rispetto agli attacchi odierni. Dopo il suo discorso, Benedetto ha fatto gli auguri di Natale in 65 lingue diverse, dal mongolo al Maori, passando per l’aramaico di albanesi, ed il tamil thailandese. Ha chiuso la lista con Guaranì e il latino, mentre le enormi campane di San Pietro suonavano a festa.

Papa Benedetto XVI ha concesso poi l’indulgenza plenaria a tutti, anche a coloro che lo stavano ascoltando attraverso i mezzi di telecomunicazione, come la televisione e il web, durante il messaggio natalizio ‘Urbi et Orbi’.

“Buon Natale ai romani e agli italiani, ha concluso Benedetto XVI “la nascita di Cristo Salvatore rinnovi i cuori dei credenti, porti pace alle famiglie, consolazione ai sofferenti e aiuti gli abitanti del Paese a crescere nella reciproca fiducia per costruire insieme un futuro di speranza, più fraterno e solidale”.