Ancona, 9 dic. (LaPresse) – Alcuni detenuti nel carcere di Montacuto, ad Ancona, hanno dato fuoco a circa 7 celle per protesta. Una ventina le persone che hanno bruciato lenzuola e bombolette, e si sono barricati dietro le sbarre scatenando i disordini. Già ieri sera nella casa circondariale erano scoppiati i primi problemi. A renderlo noto è il segretario provinciale del Sappe, Aldo Di Giacomo. La polizia penitenziaria è riuscita ad evitare scontri peggiori e non ci sono stati feriti nè tra i detenuti nè tra gli agenti. Sono circa 430 le persone attualmente detenute ad Ancona su una capienza di 178 posti.
“Sono anni che segnalo una situazione di difficoltà enorme – ha spiegato Di Giacomo – ma questo non giustifica in nessun modo questi atti di delinquenza. Auspico e spero che vengano stabilite pene durissime per questi detenuti che hanno messo a rischio la sicurezza di tutti”.
Il ministro della Giustizia Paola Severino, appresa notizia della rivolta nel carcere di Ancona, si è messa immediatamente in contatto con il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Franco Ionta per chiedere informazioni. Il guardasigilli ha ricevuto da Ionta rassicurazioni sul fatto che la rivolta è rientrata e che non ci sarebbero feriti né tra i detenuti né tra il personale di Polizia Penitenziaria.