Tav, scontri fra manifestanti e forze ordine

Giaglione (To), 8 dic. (LaPresse) – L’autostrada Torino-Bardonecchia è ancora occupata, dalle 13 di oggi. Circa 500 No Tav stanno facendo un’assemblea per decidere se rimanere qui tutta la notte o se liberare le carreggiate dopo la mezzanotte, alla fine di una giornata di scontri tra No Tav e forze dell’ordine al cantiere della Maddalena nei boschi della Val Clarea, tra Chiomonte e Giaglione in Val di Susa. Una manifestazione svoltasi nel giorno del sesto anniversario della “ripresa” dei No Tav del sito di Venaus, l’ex zona di scavo teatro di violenti scontri il 5 e il 6 dicembre del 2005. Quattro ore di guerriglia oggi tra bombe carta e pietre lanciate e, dall’altra parte, idranti e una raffica di lacrimogeni – 200 circa secondo una prima stima – sparati sui manifestanti fino alla loro ritirata dalla valle, quando l’aria era diventata irrespirabile. La polizia è riuscita ad avanzare fino alla baita, storico presidio No Tav, e a sgomberare l’area intorno alle 17.

Le tensioni sono costate almeno tre feriti tra i No Tav, tra cui Iuri, 16 anni, colpito alla testa da un pezzo di candelotto e ricoverato all’ospedale Cto di Torino, che ha fatto sapere che il giovane non è comunque in pericolo di vita. “Alcuni feriti” anche tra i poliziotti, riferisce la questura. Gli scontri,avvenuti sempre a distanza – non c’è mai stato un corpo a corpo – sono iniziati quando un gruppo di circa 200 ragazzi incappucciati e vestiti di nero, tra cui molti francesi armati di pietre, scudi di plexiglass, caschi e maschere antigas hanno tentato l’assalto in tre punti diversi del cantiere lanciando petardi. Poliziotti e carabinieri hanno reagito sparando idranti e lacrimogeni. Tre principi di incendio – non si sa se causati dai lacrimogeni sparati o dalle bombe carta – hanno bruciato una piccola porzione della vallata. La val Clarea dalle tre di pomeriggio è diventata una nuvola di fumo. Intorno alle 16, quando la situazione è degenerata e le forze dell’ordine sono riuscite a far arretrare i manifestanti rioccupando l’area della baita, tutti i manifestanti sono scappati, sia perchè l’aria era troppo densa di gas, sia perchè il lancio di lacrimogeni si è infittito.

Ancora tensione sulla via del ritorno quando alcuni No Tav, presa la mulattiera principale, hanno chiesto ai poliziotti che la occupavano di far passare i feriti (oltre al 16enne, ci sono due feriti adulti, uno con una caviglia rotta e un secondo con una lesione sanguinante vicino all’occhio). Dopo mezz’ora sono arrivate le ambulanze e le barelle sono passate. Molti manifestanti sono confluiti a Susa, sull’autostrada Torino-Bardonecchia, che è occupata dal primo pomeriggio dalle centinaia di persone che hanno preso parte al secondo corteo di oggi, partito dal centro della cittadina e arrivato fino all’autoporto. La previsione dei No Tav è di continuare l’occupazione per tutta la notte.

Sono 11 secondo la questura i feriti tra le forze dell’ordine. Di questi, due sono stati medicati in ospedale. Nessuno è grave. Sono 3500 i No Tav, secondo la polizia, che hanno partecipato ai cortei di Susa, Giaglione e Chiomonte. Sono 461 le persone identificate e 201 i veicoli controllati. Due i No Tav denunciati e quattro i fogli di via emessi. Uno di questi riguarda una ragazza francese di 20 anni, che lo scorso luglio aveva rubato al centro commerciale Decathlon di Moncalieri (To) caschi e attrezzatura varia di montagna ed era stata denunciata per porto d’armi e oggetti atti ad offendere. Alla giovane era stato prescritto il divieto di entrare nel territorio italiano per cinque anni.