Alla Scala: applausi, protesta e austerity

Milano, 7 dic. (LaPresse) – Allestimento all’insegna della modernità per il ‘Don Giovanni’ di Mozart alla ‘prima’ della Scala di Milano. Ma prima della rappresentazione lirica, nel tempio scaligero del bel canto, è andata in scena la protesta, con il tradizionale presidio, prima che si alzasse il sipario. La regia del ‘Don Giovanni’ firmata dal canadese Robert Carsen e la direzione dal maestro Daniel Barenboim hanno dato il là alla stagione scaligera. Nel palco Reale, ad assistere alla prima, c’erano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accolto suo arrivo nel foyer del teatro da un applauso. Oltre al Capo dello Stato, con la moglie Clio, il premier Mario Monti, con la consorte Elsa. E fra le tante autorità, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. A rappresentare il governo, anche i ministri Annamaria Cancellieri, Lorenzo Ornaghi e Corrado Passera. Apprezzamento generale nei confronti dell’opera ambientata dal regista canadese ai giorni nostri. Ma il più diretto richiamo all’attualità, in occasione della ‘prima’ alla Scala, è andato in scena precedendo lo spettacolo vero e proprio, con il presidio di protesta in vista dell’ arrivo del pubblico dei vip e non, ‘prima della prima’. I sindacalisti dei Cub davanti all’ingresso transennato hanno protestato per la sicurezza dei lavoratori del teatro scaligero e contro la manovra del governo Monti. Esposti striscioni per esprimere un dissenso, cui si sono uniti anche alcuni collettivi di studenti. Fra le scritte sui cartelli: “Noi il debito non lo paghiamo, rivolta sociale”. Manifestanti dei Cub poi, a bordo di una limousine , sono riusciti ad arrivare fino all’ingresso, prima di essere allontanati dagli agenti. Alla fine dello spettacolo il premier Monti ha lasciato La Scala tra gli applausi del pubblico.

“E’ un’opera magnifica, come sempre..”. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, uscendo dal palco reale nell’intervallo del Don Giovanni, che ha inaugurato la stagione scaligera.

“Quest’anno la prima è all’insegna della sobrietà, un momento culturale importante per un prodotto italiano come la Scala apprezzato in tutto il mondo” ha detto i governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Per il governatore della Lombardia il ‘Don Giovanni’ è “un’opera molto convincente, dove gli effetti speciali esaltano la purezza del canto”.

E in effetti ha dominato un’eleganza più sobria, quest’anno, all’apertura della stagione scaligera , ma con qualche concessione al lusso. Meno abiti lunghi e più smoking pantalone per le signore, meno gioielli vistosi e pellicce, che hanno lasciato spazio a preziose stole in lince, cincillà e visone.

“La sobrietà sta caratterizzando tante cose. Credo che sia un momento, per il Paese, in cui dobbiamo essere tutti sobri”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri a margine della prima della Scala.

Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera, habitue della prima della Scala, ha manifestato una particolare emozione nel partecipare al tradizionale appuntamento nelle vesti di ministro. “E’ la mia prima prima in una fase della vita molto inaspettata”, ha detto Passera nel foyer, accompagnato dalla moglie Giovanna Salza.

Barbara Berlusconi è arrivata alla Scala per la prima del ‘Don Giovanni’ al braccio del compagno Alexandre Rodrigues da Silva, meglio noto come Pato. La figlia dell’ex presidente del Consiglio e di Veronica Lario portava sulle spalle una stola di pelliccia e un abito celeste lungo con un’ampia scollatura. Il centravanti del Milan era invece in smoking. “Il Don Giovanni lancia messaggi di attualità comprensibili a noi che viviamo in questo tempo” ha detto Barbara Berlusconi.

La prima della Scala “è di importanza fondamentale, è un messaggio alla città”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia al suo arrivo al teatro del Piermarini per assistere al ‘Don Giovanni’ accompagnato dalla moglie Cinzia Sasso. “Milano – ha aggiunto – continua ad essere la capitale del mondo della lirica”. “Uno spettacolo straordinario”, ha detto il primo cittadino di Milano commentando l’opera di Mozart.

Critico sull’edizione del ‘Don Giovanni’ che ha aperto la stagione scaligera, invece, Francesco Saverio Borrelli, ex procuratore capo di Milano e appassionato di lirica, che ha assistito alla rappresentazione: “convince dal punto di vista musicale – ha detto – ma lascia perplessi sul piano dell’allestimento e della regia”.

Cauto il giudizio di Umberto Eco: “Devo pensarci su una notte”. Ha commentato così il ‘Don Giovanni’ di Mozart’, ha detto all’uscita dal teatro.

“Un’opera straordinaria, degna di Milano e di Sant’Ambrogio anche in questa versione”. Lo ha detto il ministro per i Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, commentando l’allestimento di Robert Carsen per il ‘Don Giovanni’ di Mozart, che ha inaugurato la stagione scaligera.