Messina, 23 nov. (LaPresse) – Le condizioni meteorologiche hanno dato tregua nella notte e questa mattina alle popolazioni del messinese colpite dall’ondata di maltempo. Oggi il cielo è solo velato da qualche nube. Resta l’allerta della protezione civile, ma è sceso al livello di “moderata critictà”. “Bisognerà attendere il pomeriggio per un aggiornamento con un nuovo avviso meteo – fa sapere Baldassare Mannella, responsabile della Soris, la sala operativa regionale integrata siciliana della protezione civile. E una task force di tecnici e geologi sta valutando la sicurezza di altre abitazioni, in particolare nei comuni di Rometta e Saponara, che sono stati investiti in pieno dall’evento franoso, e dove l’ allarme è determinato dall’instabilità del pendio coinvolto dalla frana”.
Molte persone sono già state evacuate, ma ulteriori situazioni di rischio potrebbero portare altri residenti a doversi allontanare dalle loro case: “Abbiamo già evacuato una trentina di famiglie fra Saponara e Barcellona Pozzo di Gotto, ma in particolare a Rometta – informa Mannella – potrebbe presentarsi la necessità nelle prossime ore di sfollare circa 200 nuclei familiari. Dipenderà dall’esito delle verifiche in corso”. Al lavoro, a scavare e a rimuovere detriti e a portare soccorso negli abitati isolati, ci sono circa 300 fra operatori e volontari della protezione civile, oltre a esercito, vigili del fuoco, forze dell’ordine. “Tranne in alcuni casi circoscritti – informa Mannella -sono stati ristabiliti i servizi essenziali, come la luce, e molti cantieri dei dintorni, ad esempio di società che gestiscono la rete telefonica, hanno messo a disposizione dei nostri uomini macchine per il movimento terra”.
Mentre si cerca di riportare la normalità nella vita quotidiana delle comunità su cui si è abbattuto il disastro martedì, si continua ancora a scavare per recuperare dal fango le vittime: il bilancio, a ora, è di tre morti, oltre a un bambino di 10 anni, la prima vittima che è stata accertata, anche un ragazzo Beppe Valla di 28 anni e suo padre Luigi. “Il giovane è stato estratto ieri e ora stiamo lavorando con le ruspe per disseppellire anche il padre – spiegano i vigili del fuoco – . Siamo un centinaio di uomini in azione su tutto il territorio del messinese colpito dall’alluvione, impegnati in vari tipi di intervento, principalmente nel rimuovere fango con le ruspe e nelle attività di prosciugamento”. Intanto si cerca di fare il punto sui danni, che, non ancora stati quantificati, ma paiono elevati, in particolare a Saponara e a Barcellona Pozzo di Gotto, dove una montagna di fango e l’acqua del torrente hanno sommerso case, strade, negozi e strappato vite umane.

