Milano, 22 nov. (LaPresse) – E’ cominciata da pochi minuti in tribunale a Milano la seconda udienza del processo d’appello ad Alberto Stasi, accusato di aver uccisco la fidanzata Chiara Poggi il 13 agosto del 2007 a Garlasco. In primo grado Stasi è stato assolto. In aula oggi ci sono oltre ad Alberto Stasi e ai suoi legali anche la famiglia Poggi, assistita dall’avvocato Gian Luigi Tizzoni. Davanti ai giudici della seconda Corte d’Assise e d’Appello prenderà la parola il sostituto procuratore Laura Barbaini, che rappresenta l’accusa, e chiederà di riaprire il dibattimento nei confronti dell’ex bocconiano.
Tra le richieste che la procura formulerà c’è quella di una nuova relazione tecnica per ricostruire tutti i possibili percorsi nella villetta della famiglia Poggi ed escludere, che Stasi abbia potuto evitare sporcaresi le scarpe con il sangue della ragazza. Nuovi esami saranno chiesti anche sul computer di Alberto, a cui il ragazzo dice di aver lavorato la mattina del delitto. E verrà chiesto di riascoltare la telefonata al 118 fatta da Stasi e la testimonianza di una vicina di casa della famiglia Poggi. Poi toccherà all’avvocato Tizzoni, legale della famiglia della vittima, esporre ai giudici tutti i dubbi sul verdetto di primo grado che ha assolto Stasi.
L’avvocato di parte civile chiederà di analizzare un capello castano chiaro trovato nella mano sinistra della vittima e un martello trovato in casa Poggi. E chiederà di riperete l’esame sperimentale sulla camminata di Alberto, in particolare sui primi gradini della scala dove venne scoperto il corpo di Chiara. L’udienza si svolge a porte chiuse perchè il rito scelto dall’imputato è l’abbreviato.
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