Napoli, 19 nov. (LaPresse) – Gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli hanno sgominato un’organizzazione dedita alla fabbricazione clandestina di falsi permessi di soggiorno e marche da bollo, con base operativa a Pozzuoli, nel napoletano. Sequestrate le tecnologie utilizzate dai falsari, che impiegavano sofisticate vernici sensibili ai raggi Uva e tecniche anticontraffazione, riuscendo a realizzare permessi di soggiorno identici a quelli originali prodotti dall’istituto poligrafico zecca dello Stato. I militari nella tipografia clandestina hanno sorpreso il titolare M.A., 35 anni, di Pozzuoli, intento a realizzare circa 4.000 permessi di soggiorno che sarebbero stati venduti sul mercato nero fino a 5.000 euro ciascuno, allo scopo di far apparire regolari cittadini extra-comunitari clandestini delle provincie di Napoli e Caserta. La banda aveva ricevuto una commessa illegale di circa 20.000 esemplari del valore di 100 milioni di euro.
Durante le operazioni sono stati identificati gli altri due complici del tipografo: F.R., 58 anni di Castelvolturno, committente dei falsi permessi e G.P., 33 anni, di Pozzuoli, intermediario, presso la cui abitazione sono stati rinvenuti ulteriori permessi di soggiorno, 140 marche da bollo falsificate e quattro grosse scatole delle Poste italiane, contenenti circa 35 kg di corrispondenza che il soggetto, impiegato dell’ufficio postale centrale di Pozzuoli, non aveva mai consegnato ai destinatari e aveva in parte distrutto. Circostanza, questa, per cui è stato accusato di sottrazione e soppressione di corrispondenza commessa da persona addetta al servizio postale. Il blitz presso la tipografia si è concluso con il sequestro del locale di 60 metri quadri, 3.688 permessi di soggiorno falsificati, di cui 1.282 completi e 2.406 in corso di lavorazione, 7 clichè su lastre di alluminio, 4 macchinari litografici e svariati barattoli di vernice di sicurezza sensibile ai raggi Uva.