Roma, 21 ott. (LaPresse) – “Pezzo di merda. Quelli di sabato non sono barbari, hai capito?”. A margine della manifestazione Fiom di piazza del Popolo, un isolato manifestante ha aggredito verbalmente il leader di Sel Nichi Vendola. E’ accaduto nei pressi del bar Canova, mentre il governatore della Puglia lasciava la piazza affollata da migliaia di lavoratori. Un uomo, apparentemente sulla cinquantina, gli si fa incontro e gli rinfaccia le parole con cui Vendola ha condannato gli incidenti provocati dai black bloc nella manifestazione di sabato scorso.
“Perchè? Quello che ci fanno a noi è giusto? Pezzo di merda, quei ragazzi non sono barbari”, urla l’uomo che si scaglia contro Vendola e lo spintona generando l’intervento del servizio di scorta del leader di Sel. Vendola, visibilmente scosso, secondo quanto racconta a LaPresse il suo portavoce, Paolo Fedeli, si é allontanato di pochi passi, non segnalando l’accaduto alle forze dell’ordine. “Non era un manifestante. Stava fuori, si teneva ai margini della piazza, loro sono così, sono degli speculatori, dei parassiti, degli sciacalli”, ha commentato Vendola.
“Oggi i lavoratori – ha spiegato ancora il presidente della Puglia – chiedono risposte e lo fanno in modo pacifico e noi siamo con loro. Questi invece vogliono la guerra, hanno in testa la guerra e noi non dobbiamo rispondergli con leggi eccezionali, la risposta migliore è la democrazia, dare la possibilità ai lavoratori, ai giovani, ai disoccupati di esprimersi, come sta accadendo oggi. Gli altri, i violenti, non sono eroi, sono barbari”.
A Vendola ha subito espresso solidarietà il sindaco di Roma, Gianni Alemanno: “Quanto accaduto – ha scritto in una nota – questa mattina a Nichi Vendola va contro ogni logica democratica. L’aggressione subita dal leader di Sel va condannata con fermezza, una condanna che dev’essere ancora più forte per le motivazioni addotte dall’aggressore. Sono certo – aggiunge – che quest’uomo non ha nulla a che fare con la manifestazione della Fiom che si sta svolgendo a piazza del Popolo pacificamente e nel pieno rispetto delle regole”.