Torino, 28 enne incinta grazie ad autotrapianto tessuto ovarico

Torino, 4 ott. (LaPresse) – Una donna di 28 anni, sottoposta nel 2003 a trapianto di midollo, è oggi incinta grazie all’autotrapianto di tessuto delle ovaie. Lo rende noto l’Ospedale infantile Regina Margherita – Sant’Anna di Torino. “E’ il primo caso in Italia- informa il nosocomio – e il quindicesimo al mondo. E’ il risultato del programma ‘Fertisave’, avviato nel 2001 presso l’Azienda ospedaliera Ospedale Infantile Regina Margherita – Sant’Anna di Torino”.

La donna ha 28 anni e una forma di talassemia che nel 2003, quando aveva vent’anni, l’aveva costretta a subire un trapianto di cellule staminali emopoietiche (cordonali e midollari) dalla sorellina di due anni. “Un intervento- fa sapere il nosocomio – effettuato presso il Centro trapianti di cellule staminali e terapia cellulare dell’Ospedale infantile Regina Margherita, reso necessario dal fatto che la malattia non rispondeva più alle terapie tradizionali e l’avrebbe portata alle estreme conseguenze. “I trapianti di cellule emopoietiche – si legge nella nota dell’ospedale – rendono sterili le bambine e le adolescenti che vi si sottopongono. Perciò, nel 2001, per opera del professor Enrico Madon ,scomparso lo scorso 27 agosto, e del professor Marco Massobrio, era nato il programma ‘Fertisave’. Si tratta del prelievo di tessuto di ovaie e congelamento dello stesso presso il laboratorio ‘Fiver’ dell’ospedale Sant’Anna di Torino, per poterlo utilizzare più avanti nel tempo in una situazione favorevole.

Per la donna di 28 anni che dopo il trapianto aveva raggiunto una condizione di menopausa precoce quella situazione favorevole è giunta nella primavera del 2010, quando è stata finalmente considerata fuori pericolo. La giovane ha chiesto di poter utilizzare il tessuto ovarico precedentemente crioconservato: due interventi chirurgici laparoscopici le hanno reimpiantato i frammenti prelevati otto anni prima e, nel giro di due mesi, le hanno consentito di ripresentare cicli mestruali spontanei. Nella primavera di quest’anno è rimasta incinta e ha attualmente superato il terzo mese di gravidanza.

Il programma ‘Fertisave’ è gestito dalla Struttura semplice dipartimentale universitaria di fisiopatologia della riproduzione, in collaborazione con il laboratorio Fiver e il gruppo di endoscopisti e laparoscopisti che fanno capo al dipartimento universitario torinese di discipline ginecologiche e ostetriche. Il caso della donna oggi incinta è stato coordinato dal professor Revelli e seguito dalle ginecologhe Elisabetta Dolfin, Luisa Delle Piane e Francesca Salvagno, nonché dalla biotecnologa Emanuela Molinari. Fondamentale l’apporto dei laparoscopisti Gian Luigi Marchino e Orsola Rosa che si sono occupati del reimpianto del tessuto ovarico.