Agguato nel reggino, muoiono due fratelli di 18 e 26 anni

Reggio Calabria, 28 set. (LaPresse) – Stavano andando a lavorare in campagna con il loro trattore quando sono stati colpiti da una raffica di cartucce calibro 12. L’agguato è avvenuto questa mattina in località ‘Due Querce’ nel comune di Varapodio (Reggio Calabria). Le vittime sono due fratelli, di 18 e 26 anni, entrambi pregiudicati. Francesco Donato, il più giovane, è morto sul colpo mentre il fratello Carmelo è deceduto alcune ore dopo all’ospedale di Polistena (Reggio Calabria).

I medici non sono riusciti a salvarlo a causa delle gravi ferite d’arma da fuoco. Per i militari si tratta di un agguato di stampo mafioso. I carabinieri, avvertiti tramite 112 da una persona che passava sul luogo del duplice omicidio poco dopo l’accaduto, hanno subito iniziato le indagini. Numerose le perquisizioni a pregiudicati della zona.

Sul posto è intervenuta la sezione investigazioni scientifiche del reparto operativo, che ha eseguito i rilievi. Il padre dei fratelli, Saverio Donato, nato a Varapodio nel 1954 e affiliato alla criminalità organizzata di Varapodio, in particolare alla cosca ‘Barca’, era stato ucciso il 22 giugno 2000 nella frazione Amato del comune di Taurianova mentre era a bordo del suo autotreno. Le indagini dei carabinieri, in quel caso, permisero di ricostruire l’agguato tipicamente mafioso e fermare il 33enne Michele Alessi e il coetaneo Antonio Mammoliti, nipote di Saverio Mammoliti, ritenuto capo dell’omonima cosca.