Lampedusa torna deserta e i 120 lavoratori del Cie sono disoccupati

Lampedusa (Agrigento), 24 set. (LaPresse) – Al Centro di prima accoglienza di Lampedusa sono rimasti solo 43 minori, tutti gli adulti che erano arrivati negli ultimi giorni a bordo dei barconi sono stati trasferiti nel resto della penisola attraverso dei ponti aerei continui. Lo riferisce Cono Galipò, responsabile del Cie. Se però da un lato l’isola di Lampedusa ora è sollevata per il fatto che gli immigrati siano stati trasferiti in toto, dall’altra i lavoratori del Cie, quasi tutti lampedusani, non sono proprio molto contenti. In circa 120 persone infatti sono rimaste senza lavoro e non sanno che fare. Proprio in queste ore è in corso una riunione con il responsabile del centro, Cono Galipò, per decidere che fare. Il portavoce dei lavoratori, Carmelo Palmisano, fa sapere a LaPresse che si sta già pensando a qualche azione o rivendicazione sindacale: “Parleremo al più presto con le organizzazioni sindacali e con il sindaco dell’isola, credo al più tardi entro lunedì”. “Chiediamo di poter lavorare secondo dei criteri corretti – aggiunge il portavoce dei lavoratori del centro -. Ciò significa che gli immigrati che ancora arrivano a Lampedusa non dovrebbero essere portati a Cala Creta invece che al centro, tutto ciò non ha senso. Inoltre chiediamo che cambi la volontà politica: a nostro avviso sarebbe necessario che gli immigrati arrivino, stiano al centro per al massimo 4-5 giorni e poi ripartano subito, anzichè soggiornare qui per dei mesi come invece spesso è accaduto”.