Herat (Afghanistan), 23 set. (LaPresse) – Sono morti tre militari del contingente italiano in Afghanistan. Sono ancora da accertare le cause della morte dei tre militari, ma sembrerebbe si sia trattato di un incidente stradale. Si tratta del Tenente Riccardo Bucci, nato a Milano il 01.09.1977, in servizio presso il Reggimento lagunari Serenissima di Venezia; del Caporal Maggiore Scelto Mario Frasca, nato a Foggia il 22.01.1979, in servizio presso il Quartier Generale del Comando delle Forze Operative Terrestri di Verona; dell Caporal Maggiore Massimo Di Legge, nato ad Aprilia (LT) il 22.07.1983, in servizio presso il Raggruppamento Logistico Centrale di Roma.
Il bilancio dell’incidente odierno comprende anche altri due militari rimasti contusi.
In totale diventano 44 i nostri militari morti in Afghanistan dal 2004, 9 quelli deceduti quest’anno.
Immediato il cordoglio del presidente Napolitano, che ha espresso “i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei militari caduti”. Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini ha espresso, anche a nome della Camera dei deputati, il più intenso cordoglio ed il sentimento di vicinanza e di solidarietà alle famiglie dei caduti. Fini ha, inoltre, rinnovato l’apprezzamento per il costante e generoso impegno dei nostri soldati che con coraggio e professionalità operano in quel tormentato Paese a tutela dei valori della libertà e della democrazia. “Un altro gravissimo lutto colpisce la nostra Nazione – sottolinea il Presidente del Senato – il Paese non li dimenticherà. Questo nuovo pesante tributo di sangue pagato dalle Forze Armate italiane nel teatro afgano ci invita ancora una volta a stringerci attorno ai nostri militari che, ogni giorno, rischiano la vita nella difesa della pace e della democrazia”.
“La notizia della morte di tre nostri militari in Afghanistan mi addolora profondamente”. ha detto il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. “Anche se si è trattato di una tragica fatalità – prosegue il ministro Meloni – l’Italia non dimentica che loro erano là per fare il proprio dovere in difesa di valori e dei principi su cui si fonda la nostra Nazione: democrazia, libertà e pace. Ai familiari e ai commilitoni impegnati – conclude – esprimo il mio cordoglio per questa grave perdita”.