Massa Carrara, 7 ago. (LaPresse) – Un romeno di 28 anni si è impiccato oggi nella cella di sicurezza della caserma dei Carabinieri di Pontremoli (Massa Carrara), dopo essere stato fermato nella mattinata dai militari con l’accusa di aver sequestrato la moglie. L’uomo si è tolto la vita impiccandosi con una maglietta.
Si è tolto la vita nella cella di sicurezza della caserma dei carabinieri di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, agganciando la maglietta alle griglie dello spioncino della porta e legandola al collo, l’operaio rumeno di 28 anni arrestato stamane dai carabinieri per il sequestro della moglie 21enne. La coppia, da tempo protagonista di continue liti, non conviveva più da 20 giorni. L’uomo, che, a quanto si apprende dai militari, aveva problemi di alcool, aveva minacciato la giovane consorte con cui voleva tornare a vivere. Oggi, dopo aver atteso che la donna uscisse di casa per recarsi al lavoro, l’aveva sequestrata e trascinata per un braccio con la forza in una zona vicino al fiume a Pontremoli, sottoponendola a minacce. Alcune persone hanno notato la scena e hanno chiamato gli uomini dell’arma, che, subito intervenuti, hanno arrestato il romeno per sequestro di persona e lo hanno rinchiuso nella cella di sicurezza della caserma di Pontremoli in attesa di trasferirlo al carcere di Massa.
I carabinieri di Pontremoli, al fine evitare gesti disperati da parte del 28 enne romeno fermato per aver sequestrato la giovane moglie, anch’essa di nazionalità romena, gli avevano tolto, oltre agli oggetti personali, anche i lacci delle scarpe, la cintura e persino i jeans. L’uomo, però, si è tolto la maglietta e l’ha usata per impiccarsi alla porta della cella. Il decesso è avvenuto per asfissia. Quando i carabinieri sono entrati nella cella di sicurezza e lo hanno trovato l’uomo era già morto.