Colosseo, rientra l’allarme bomba

Roma, 7 ago. (LaPresse) – “Era un falso allarme: l’ordigno faceva pensare a un pacco bomba, ma non era in grado di esplodere perché era una latta piena di acqua raggia messa lì ad hoc con all’interno una batteria e dei fili che fuoriuscivano. All’interno non c’era un detonatore. Credo possa essere stato uno scherzo di cattivo gusto, ma aspettiamo che arrivino rivendicazioni”. Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, chiude la vicenda iniziato a causa di un presunto ordigno rudimentale nell’arco del primo anello dell’anfiteatro Flavio.

Alle 18.30 dagli artificieri dei carabinieri il pacco è stato fatto brillare. Secondo quanto riferiscono i carabinieri sul posto non c’era materiale esplosivo e quindi era inoffensivo.

L’allarme era scattato poco dopo le 17 quando una telefonata anonima ha segnalato la presenza di un ordigno all’interno dell’anfiteatro Flavio. Sul posto sono accorsi vigili del fuoco e artificieri. E’ stata evacuata la zona circostante. L’ordigno era stato collocato sulla prima arcata sinistra del monumento in direzione dell’arco di Costantino. Il Colosseo è stato evacuato poco dopo ed è stata transennata l’area circostante.

“Bisogna fare in modo che nessuno possa portare all’interno del Colosseo ordigni di questo genere. Chiederò al Mibac che nel progetto di restauro vengano inserite telecamere e metal detector all’interno del monumento”. Gianni Alemanno chiede così aiuto al ministero dei beni culturali. “Ringrazio la protezione civile – ha aggiunto il primo cittadino – e le forze dell’ordine che hanno saputo gestire l’emergenza, ma nei 25 milioni stanziati per il restauro bisogna aumentare il sistema di sicurezza”.