Crac E-Polis, 7 denunce per evasione fiscale, sequestro per 9 milioni

Cagliari, 15 giu. (LaPresse) – Svolta nelle indagini sul fallimento di E-Polis, gruppo editoriale dove lavoravano circa 150 tra giornalisti e poligrafici. Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Cagliari, nell’ambito dell’operazione ‘Press’, ha scoperto un’evasione fiscale per 9 milioni di euro che ha portato alle denuncia di 7 responsabili, tra i vertici aziendali e gli amministratori delle società legate al gruppo, per ripetute violazioni penali alla normativa fiscale. L’indagine è condotta dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Cagliari e diretta dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia.

Denunciato l’imprenditore trentino e presidente di E-Polis e Publiepolis, Alberto Rigotti, che ricevuto due avvisi relativi alle due cariche ricoperte. Oltre a Rigotti sono indagati anche il consigliere d’amministrazione che aveva la delega al pagamento degli stipendi Francesco Ruscigno, l’ex amministratore delegato del gruppo che si era dimessa dall’incarico negli ultimi mesi Sara Cipollini, uno dei soci del gruppo Vincenzo Maria Greco e i responsabili della concessionaria della pubblicità Carlo Momigliano e Claudio Noziglia.

Oggi si è chiusa solo una prima tranche delle investigazioni economico-finanziarie avviate sul dissesto aziendale. Sono stati passati al setaccio i bilanci della E-Polis e della sua concessionaria della pubblicità Publiepolis, per gli anni dal 2006 al 2010.

Il gip Simone Nespoli ha convalidato i provvedimenti di sequestro preventivo per l’equivalente dei beni degli indagati. Le fiamme gialle di Cagliari, in collaborazione con i Reparti di Roma, Napoli, Milano, Lecco, Como, Aosta, Genova e Caserta, hanno quindi ‘congelato’ i conti correnti degli indagati, le disponibilità di titoli, quote e prodotti finanziari, nonché messo i suggelli ad autoveicoli, terreni, ville e appartamenti, per un valore complessivo di 9 milioni di euro. Nel corso dell’operazione sono stati notificati gli avvisi di garanzia agli indagati, che, secondo l’accusa, dovranno rispondere del reato di omesso versamento di ritenute certificate ai fini fiscali.