Bernardo: “Pronto a spiegare a Meloni che il vaccino sui bambini è importante” | INTERVISTA

L'ex candidato sindaco di Milano e direttore di Pediatria del Fatebenefratelli: non ho dubbi su utilità dell'immunizzazione

“La Società Italiana di Pediatria di cui io faccio parte e l’omologa americana, consigliano assolutamente e fortemente la somministrazione del vaccino anti-covid. Questo è un dato scientifico. Se Giorgia Meloni vorrà un consiglio sarò a disposizione per spiegarle i benefici, come gli effetti collaterali del vaccino, ma il rapporto costo-beneficio è assolutamente a favore del farlo”. Così a La Presse Luca Bernardo, direttore responsabile del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli ed ex candidato sindaco a Milano del centrodestra, commentando la decisione annunciata dalla leader di Fratelli d’Italia di non vaccinare la figlia.

“Conosco Giorgia Meloni – continua Bernardo – e la ritengo una donna estremamente intelligente e capace, non è facile trovare una persona così preparata. La prima volta che ci siamo visti durante la campagna elettorale abbiamo parlato sotto il profilo mamma-pediatra, quindi più che di politica abbiamo parlato di bambini”. Bernardo, ora tra i più attivi consiglieri comunali di opposizione a Palazzo Marino, non ha dubbi sull’utilità della vaccinazione per i più piccoli. “Io sono assolutamente favorevole alla vaccinazione anche nei bambini sopra i 5 anni perché aiutano a prevenire e proteggere dal Covid. Gli effetti collaterali riscontrati in queste settimane sono stati minimi, parliamo di qualche linea di febbre, cefalea, dolori localizzati nella sede dell’iniezione. Le temute miocarditi e pericarditi sono 1-5 casi ogni 100 mila persone. Il rischio di miocardite è davvero remoto, possono insorgere in soggetti maschi, più adolescenti o giovani adulti dopo la seconda dose. In ogni caso è difficile stabilire un collegamento diretto e certo tra le miocarditi e le vaccinazioni, al contrario è accertato che la miocardite è una complicanza delle infezioni virali tra cui il Covid. Credo sia giusto non ci sia una obbligatorietà per la vaccinazione dei più piccoli ed è vero che per fortuna i decessi dei bambini sono in numero piccolo, ma è vero che ogni bambino ha una famiglia, un fratello o una sorella, comunque è un rischio che attraverso la vaccinazione si può prevenire. Qualsiasi mamma che sia Meloni o altre non può essere deve essere libera di scegliere, ma il mio consiglio è quello di farlo”.

Bernardo conclude commentando il caso dei due genitori che, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, hanno chiesto sangue No Vax per la trasfusione del figlio di due anni. “Io ritengo che nel momento in cui un medico decide un’emotrasfusione il problema è serio, a quel punto credo che non si possa distinguere tra sangue Si Vax e No Vax. La prima preoccupazione per un genitore deve essere la vita e la salvezza. Questo bambino, da quanto ho letto, aveva una cardiopatia importante per cui quello che un medico può fare se i genitori non volessero autorizzare la trasfusione è attraverso un giudice togliere provvisoriamente la patria podestà”.