Si chiama Novavax: è il quinto vaccino contro il Covid che ha ottenuto il via libera dall’Ema. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato di concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per il vaccino contro il Covid-19 di Novavax Nuvaxovid (noto anche come NVX-CoV2373) per prevenire il Covid-19 nelle persone dai 18 anni di età.
È un vaccino a base di proteine e, insieme ai vaccini già autorizzati, sosterrà le campagne di vaccinazione negli Stati membri dell’Ue durante una fase cruciale della pandemia.
Il nuovo vaccino di Novavax ha un’efficacia del 90%. E’ quanto emerso dagli studi effettuati dall’agenzia europea per i medicinali (Ema).
I risultati di due principali studi clinici – scrive l’Ema in una nota – hanno scoperto che Nuvaxovid era efficace nel prevenire il Covid-19 nelle persone dai 18 anni di età. Gli studi hanno coinvolto in totale oltre 45.000 persone. Nel primo studio, circa due terzi dei partecipanti hanno ricevuto il vaccino e agli altri è stata somministrata un’iniezione di placebo (fittizio); nell’altro studio, i partecipanti erano equamente divisi tra Nuvaxovid e placebo. Le persone non sapevano se avevano ricevuto Nuvaxovid o placebo. Il primo studio, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 da 7 giorni dopo la seconda dose nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (14 casi su 17.312 persone) rispetto alle persone a cui è stato somministrato il placebo (63 su 8.140 persone). Ciò significa che il vaccino ha avuto un’efficacia del 90,4% in questo studio. Anche il secondo studio condotto nel Regno Unito ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19 nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (10 casi su 7.020 persone) rispetto alle persone a cui è stato somministrato placebo (96 su 7.019 persone); in questo studio, l’efficacia del vaccino è stata dell’89,7%.
“Una quinta arma come il Novavax è più che necessaria per avere più cartucce a nostra disposizione contro il Covid-19”. Lo ha detto a LaPresse il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, parlando del vaccino approvato oggi dall’Ema. “Interessante è la metodologia con cui è stato realizzato – osserva Pregliasco – che si basa sulle proteine ricombinanti, usata anche per produrre il farmaco per l’insulina” ed è usata anche “per altri vaccini come l’epatite B e il papilloma virus”. Proprio per questo ” la produzione è meno costosa, perché si basa su meccanismi rodati da molti anni”, chiarisce il virologo. “Per ora Novavax è indicato dai 18 anni in poi e poi vedremo”, conclude Pregliasco precisando che adesso “bisognerà fare delle prove, degli studi, come sempre, ma credo si possano fare in tempi assolutamente brevi”.
Secondo il virologo poi Novavax magari agiterà meno i No Vax perché, essendo basato su un meccanismo conosciuto, farà breccia tra qualche No Vax, o meglio tra quelli che hanno paura di quelli a Rna”, sul quale si basano i vaccini Pfizer e Moderna. “Si basa su una metodologia interessante – precisa Pregliasco – che è conosciuta da tempo per altre vaccinazioni come l’epatite B e il papilloma virus”. Anche per questo il costo per produrlo “verosimilmente è meno elevato e ha una fattibilità più ampia, che possa servire in un utilizzo generalizzato come dose booster o in tutte le iniziative di diffusione del vaccino in giro per il mondo”.
Per quanto riguarda la variante Omicron, “i primi segnali da parte del vaccino Novavax sono positivi, ma necessitano ulteriori approfondimenti – ha continuato il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – I dati che ci vengono riferiti in termini di sicurezza sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli degli altri vaccini con caratteristiche più che buone e l’efficacia c’è. Vedremo i dati per quanto riguarda la variante Omicron, ma i dati che riguardano al terza dose sono sono interessanti perché evidenziano livelli elevati” di protezione dal virus nei pazienti a cui il nuovo vaccino è stato somministrato.