Viaggi dall’Italia agli altri Paesi (Ue e non solo) per Natale: ecco tutte le regole

Cosa fare per recarsi nel Regno Unito, in Germania o in Austria e cosa fare al rientro

In vista del ponte dell’8 dicembre e delle vacanze invernali, tra Natale e Capodanno, tanti gli italiani che hanno deciso di partire per un viaggio. La Farnesina ha suddiviso i Paesi del mondo in diverse categorie di rischio per la pandemia da Covid, prevedendo diverse restrizioni per le varie destinazioni (dalla certificazione verde ai tamponi). Sono però molti i Paesi che impongono ulteriori restrizioni all’arrivo.

  • Del gruppo A fanno parte solo Città del Vaticano e San Marino, al ritorno dai quali non sono previste richieste e restrizioni.
  • Al momento nel gruppo B non ci sono Paesi presenti.
  • Del gruppo C fanno parte Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco: chi rientra da viaggi in questi Paesi deve compilare il Passenger Locator Form e mostrare la certificazione di vaccinazione o un test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti all’ingresso in Italia (se manca, è obbligatoria la quarantena di 5 giorni).
  • Del gruppo D fanno parte Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kuwait, Israele, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea, Singapore, Stati Uniti d’America, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Regioni amministrative speciali di Hong Kong e di Macao. Chi rientra da questi territori deve presentare un’attestazione di essersi sottoposto, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale (48 ore per gli ingressi dal Regno Unito), a tampone negativo e presentare anche certificazione verde Covid-19 che attesti il completamento del ciclo vaccinale anti-SARSCoV-2 da almeno quattordici giorni. In mancanza del pass occorre fare un tampone e isolarsi per 5 giorni, per poi fare un altro tampone. Anche in questo caso serve compilare, al rientro, il Passenger Locator Form.

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Le misure attive nei vari Paesi per i viaggi

GERMANIA Per entrare nel Paese è necessario mostrare la prova di vaccinazione, o di un tampone negativo o di guarigione dal Covid-19. Non è necessario compilare il Passenger Locator Form. In alcune zone, come Berlino, è però attiva la formula del 2G che prevede l’ingresso in alcuni luoghi solo per vaccinati e guariti e non basta il tampone. È possibile che a breve sia introdotto anche il 2G+, che richiede un tampone negativo più la vaccinazione o la guarigione.

REGNO UNITO Per entrare nel Regno Unito è necessario sottoporsi a un tampone molecolare il secondo giorno dopo l’arrivo, indipendentemente dalla vaccinazione, e isolarsi fino al risultato. Il tampone va necessariamente prenotato prima della partenza e segnalato sul Passenger Locator Form, pena una multa molto salata. Chiunque venga in contatto con un caso positivo di variante Omicron dovrà isolarsi per 10 giorni. Le misure “emergenziali” dovrebbero restare in vigore dal 30 novembre e per tre settimane, per via della variante. In loco è tornato l’obbligo di mascherine sui mezzi pubblici e nei negozi.

AUSTRIA Per chi arriva dall’Italia e da un altro elenco di Paesi, l’ingresso in Austria è consentito senza quarantena se in possesso di certificato in inglese o tedesco che attesta la vaccinazione, la guarigione dal Covid o un test molecolare PCR negativo realizzato nelle 72 ore precedenti all’arrivo. Dal 22 novembre al 12 dicembre 2021 in Austria vige un lockdown generalizzato, che riguarda anche la popolazione non vaccinata. In caso di possesso della certificazione e di provenienza dai 10 Paesi non ritenuti a rischio, tra i quali l’Italia, non è necessaria la preregistrazione online. 

FRANCIA In Francia su tutto il territorio nazionale è obbligatorio esibire il certificato Covid o pass sanitario (“pass sanitaire”), per accedere a luoghi di svago e di cultura (ivi inclusi musei, cinema, teatri e sale di spettacolo). A partire da lunedì 9 agosto 2021 è stata estesa l’obbligatorietà del pass sanitario a bar, caffè e ristoranti, ivi compresi gli spazi all’esterno dei locali. A partire da tale data il pass sanitario viene ugualmente richiesto al momento di imbarcarsi su aerei, treni e autobus a lunga percorrenza, nonché per accedere a studi medici e centri commerciali di grandi estensioni. Il certificato Covid rilasciato dagli altri Paesi dell’Unione Europea è riconosciuto anche in Francia, dal 1 luglio 2021. Per entrare occorre presentare o la prova di avvenuta vaccinazione da almeno 7 giorni (4 settimane per Jannssen) o un test negativo o la prova di avvenuta guarigione e compilare un modulo.

GRECIA Per chi entra in Grecia è necessario presentare il green pass oppure un certificato di vaccinazione completa, di guarigione o un test negativo (entro 72 ore prima se molecolare, 48 se antigenico). Nel Paese c’è l’obbligo di presentare la certificazione verde per entrare nei luoghi chiusi. Obbligatorio PER TUTTI compilare anche un Plf realizzato dal Paese, disponibile qui.

CIPRO A partire dal 1 marzo 2021 sono in vigore nuove regole per l’ingresso a Cipro, diverse a seconda del Paese di provenienza. I Paesi sono suddivisi in diverse categorie (Verde, Arancione, Rossa, Grigia) in base alla situazione epidemiologica rilevata dal Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC) e dal Ministero della Salute di Cipro. La situazione viene aggiornata settimanalmente. Dall’11 novembre 2021, l’Italia è inclusa nei paesi di categoria arancione. I passeggeri provenienti dall’Italia, non titolari di un EU Digital Covid Certificate (EUDCC) con ciclo vaccinale completo, possono fare ingresso a Cipro presentando certificazione con esito negativo di un tampone molecolare, eseguito non oltre le 72 ore prima della partenza. Obbligatoria la registrazione sul sito www.cyprusflightpass.gov.cy, 48 ore prima della partenza. Per accedere alla parte nord dell’Isola, a partire dal 27 settembre 2021, i viaggiatori dovranno compilare prima della partenza il modulo on-line Adapass reperibile al seguente link https://adapass.gov.ct.tr/ (se entrano direttamente in questa parte). Il transito attraverso i varchi della cosiddetta Green Line è regolato da un sistema di categorizzazione in base all’andamento della situazione epidemiologica prevalente sull’isola. Dal 22 novembre 2021 si applica la categoria “rosso scuro” che prevede l’obbligo di presentare un test PCR o antigenico negativo. Più in particolare, le persone vaccinate dovranno presentare il certificato di un test effettuato nei 7 giorni precedenti l’attraversamento e le persone non vaccinate dovranno presentare il certificato effettuato nelle 72 ore precedenti l’attraversamento. Limitazioni possono essere applicate ai turisti/non residenti a seconda del Paese di provenienza/soggiorno (vedasi regole per l’ingresso nella parte nord dell’isola).

I CORRIDOI TURISTICI COVID FREE Dal 28 settembre, con una ordinanza, sono stati istituiti i corridoi turistici: per i territori di Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam), al ritorno dai quali NON sarà necessario effettuare l’isolamento fiduciario. Per poter beneficiare di questa eccezione, i passeggeri dovranno:

  • esibire all’imbarco il Green Pass ed un test negativo effettuato nelle ultime 48 ore;
  • sottoporsi, se la permanenza all’estero è superiore a sette giorni, ad ulteriore test in loco;
  • esibire, al rientro nel territorio nazionale, un test negativo effettuato nelle quarantotto ore antecedenti all’imbarco;
  • sottoporsi, all’arrivo all’aeroporto nazionale, ad un ultimo, ulteriore test che risulti negativo.

AFRICA Dal 26 novembre 2021 fino al 15 dicembre 2021 è vietato l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti abbiano soggiornato o transitato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini, ad eccezione dei cittadini italiani che abbiano la residenza anagrafica in Italia da data anteriore al 26 novembre, a condizione che non manifestino sintomi da Covid-19. Lo riporta la Farnesina, dopo la scoperta della variante Omicron.

FONTI: Viaggiare Sicuri e Farnesina