Via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto sul Green Pass obbligatorio da settembre per docenti, studenti universitari e trasporti a lunga percorrenza. Non sarà necessario, invece, su bus e metro. Esclusi dall’obbligo gli studenti minorenni.
Professori e personale di scuola e università che non si doteranno di Green Pass saranno considerati assenti ingiustificati: a decorrere dal quinto giorno di assenza “il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”.
Resta l’obbligo del Green Pass per gli studenti universitari nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Il tema è stato lungamente discusso durante la riunione, con diverse pressioni per eliminare la norma. Nel testo del provvedimento stilato a inizio del Cdm, infatti, vi era un punto interrogativo. A un certo punto della riunione la misura era stata depennata, per poi essere reinserita.
“Nell’anno scolastico 2021-2022, al fine di assicurare il valore della scuola come comunità e di tutelare la sfera sociale e psico-affettiva della popolazione scolastica, sull’intero territorio nazionale, i servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado sono svolti in presenza. Le attività didattiche e curriculari delle Università sono svolte prioritariamente in presenza”, si legge nella bozza del decreto approvato dal Cdm.
“Per la partecipazione del pubblico agli eventi e alle competizioni sportivi all’aperto è possibile prevedere modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento interpersonale di almeno un metro”.
“Cari amici, il decreto se confermato è intollerabile. Non sarà certo l’aver salvato le colazioni negli alberghi a compensare oscenità come la mancata esenzione per i minorenni e l’obbligo per la scuola e per gli STUDENTI. Ho fatto il possibile ma ho perso. Mi scuso con tutti voi”. Così Claudio Borghi, deputato della Lega, su Twitter.