Vaccini, Speranza: “Su AstraZeneca messaggio chiaro, le regioni devono allinearsi”

Le parole del ministro della Salute: "Il mix vaccini è già usato da altri paesi con risultati incoraggianti"

“C’è un messaggio chiaro su AstraZeneca: evitare l’uso sotto i 60 anni e questo vale sia per la prima che per la seconda dose. Per la seconda dose esprimiamo la raccomandazione forte di vaccini a Rna, Pfizer e Moderna e CureVac nel più breve tempo possibile. Penso che sia una posizione chiara e netta delle nostre autorità scientifiche, di cui abbiamo la massima fiducia, e chiediamo agli enti territoriali di allineare i piani regionali che sono stati costruiti nelle ultime settimane”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, durante un punto stampa al ministero nel quale ha spiegato che la vaccinazione eterologa “è già usata da altri Paesi con risultati incoraggianti”.

Su AstraZeneca indicazioni Cts a unanimità, No per under 60

Il titolare della Salute ha spiegato che “le indicazioni date dal Cts sono state decise all’unanimità, dopo un confronto importante e in quel confronto c’è stata anche Aifa che è stata parte integrante, con la partecipazione di Magrini e Palù”. “Abbiamo un messaggio chiaro su AstraZeneca, che va verso il vietarne l’utilizzo sotto i 60 anni. E questo vale sia per la prima dose sia per la seconda”, ha detto il ministro che ha poi sottolineato che “per quanto riguarda il vaccino J&J su cui già era vigente una raccomandazione per l’utilizzo sotto i 60 anni, il Cts ha espresso un giudizio differenziato rispetto ad AstraZeneca. Penso che queste indicazioni le dobbiamo assumere tutte pienamente e consentono di affrontare la seconda tappa di questa campagna di vaccinazione che per me è l’investimento fondamentale”.

Il messaggio alle regioni: continuiamo a lavorare insieme

Il ministro ha poi voluto mandare un messaggio soprattutto alle Regioni: “Continuiamo a lavorare insieme per la campagna vaccinale, in squadra: Regioni, commissario, governo, operatori sanitari, protezione civile. Questa è la sfida più importante per aprire una stagione diversa”. 

I vaccini sono l’arma fondamentale contro la pandemia

“Vorrei riaffermare che la campagna di vaccinzione è l’arma che abbiamo per chiudere questa fase”, ha continuato Speranza ribadendo che “domani due terzi del Paese sarà in zona bianca e questo ci consente di guardare al futuro con fiducia. Molte altre regioni potranno andare in zona bianca con questi dati”. “Siamo fiduciosi che il numero dei morti possa scendere e spero che il 95% degli italiani sia in zona bianca nei prossimi 7 giorni e poi tutta Italia in zona bianca”, ha concluso il ministro.