Ansia, insonnia e fobie: l’impatto del covid sulla psiche

Ansia, insonnia e fobie: l’impatto del covid sulla psiche

Pandemia e conseguente lockdown hanno avuto effetti destabilizzanti

Ansia, depressione, insonnia e fobie. Pandemia e conseguente lockdown hanno avuto effetti destabilizzanti sulla psiche umana. Un aumento della sintomatologia da ansia e di patologie tra i giovani con “discontrollo degli impulsi e aumento dell’aggressività autodiretta”, sono invece gli effetti della pandemia sui giovani. A spiegare a LaPresse le conseguenze dello stato di incertezza causato dal coronavirus è Gabriele Sani, direttore della Uoc di Psichiatria della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma e docente dell’Università Cattolica.Tra i pazienti del day hospital del Gemelli, “abbiamo riscontrato un aumento del 30% dei pazienti, 1 su 3, con disturbo post traumatico da stress “anche tra le persone che non avevano alcun disturbo psichiatrico”.”La recrudescenza delle maxi risse che si sono verificate in numerose città – spiega Sani – può essere legata a questo momento”. Così, se da un lato i giovani sono stati meno esposti al virus, dall’altro pagano “non solo e non tanto per la didattica a distanza, ma per la chiusura di piazze, luoghi di incontro, la possibilità negata di fare attività sportiva”. “Le ripercussioni sui giovani sono appena iniziate”, sottolinea.Un anno, il 2020, durante il quale “siamo stati tutti catapultati in una realta inimmaginabile, se non in qualche libro di fastascienza su un futuro distopico” che ha costretto tutti a combattere “una guerra atipica contro dovuta alla natura del nemico”. Ma se in una prima fase “le persone hanno retto” all’urto, con la fine del lockdown, agli inizi del maggio scorso, sono iniziate le paure legate all’incertezza anche economica del futuro. L’unico periodo di “relativa calma” è legato all’estate scorsa, “anche attraverso la negazione del problema con una vita più o meno normale per alcuni mesi”.Ora “l’incubo di un nuovo lockdown colpisce la stabilità psichica”, evidenzia Sani per il quale “manca chiarezza”.L’essere umano è “pronto a rispondere in maniera adattiva alle situazioni, ma serve una pianificazione della situazione”. Servono, in altre parole, tempi certi, che possano indicare un percorso per uscire dalla situazione attuale.

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