Cabina di Regia: Veneto e Friuli in arancione. La Lombardia evita il rosso, la Campania no. Indice Rt a 1,06

Iss: "Terapie intensive in aumento. Servono restrizioni". Confermato l'arancione rafforzato già deciso da Fontana. Vertice governo-regioni sui vaccini.

Oggi è il giorno del report settimanale sul monitoraggio dell’epidemia in Italia da parte della Cabina di regia, con i conseguenti passaggi di zona delle regione. Da mezzanotte la Lombardia è in arancione rafforzato su ordinanza del governatore Attilio Fontana. “Il ministro Speranza mi ha annunciato che il Veneto sarà in zona arancione”, ha fatto sapere il presidente del Veneto, Luca Zaia. Analoga decisione comunicata al governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. La Lombardia evita la zona rossa. Secondo quanto si apprende da fonti vicino alla Regione, c’è il passaggio all’arancione scuro. Da oggi, tra l’altro, è in vigore un’ordinanza del presidente, Attilio Fontana, che ha sancito l’arancione rafforzato per tutto il territorio lombardo dalla mezzanotte scorsa, anticipando di fatto l’esito della cabina di regia del venerdì. La Liguria resta in zona gialla, come fa sapere il governatore Giovanni Toti.  Arriva infine la firma del ministro della Salute Speranza sulle nuove ordinanza: tutto confermato per Friuli Venezia Giulia e Veneto mentre emerge che la Campania passa in zona rossa. 

Nel periodo 10–23 febbraio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 (range 0,98– 1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno per la prima volta in sette settimane. E’ quanto emerge dai dati sull’epidemia di Sars-CoV-2 del monitoraggio della Cabina di Regia Iss-Ministero della Salute.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% vs 24% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in aumento da 2.146 (23/02/2021) a 2.327 (02/03/2021); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è in aumento, passando da 18.295 (23/02/2021) a 19.570 (02/03/2021). 

Si osserva inoltre un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione aumenta (41.833 vs 31.378 la settimana precedente) e scende la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (28,8% vs 29,4%). Scende anche, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,2% vs 36,1% la settimana precedente).

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha dipinto una situazione allarmante durante la conferenza stampa al Ministero della Salute. “Cresce il numero dei contagi in quasi tutte le Regioni”, ha detto  Brusaferro,  che ha invocato interventi. “Il contagio al momento avviene soprattutto a livello familiare quindi persone che viaggiano, lavorano e vanno a scuola. E’ difficile pesare i singoli elementi – ha spiegato -. Sappiamo che il contesto scolastico è ben organizzato ma i ragazzi di questa fascia di età poi tornano a casa o fanno anche attività socializzante. Bisogna intervenire per fare in modo che la circolazione del virus e quindi la trasmissione si riduca”. “Siamo in una progressione rapida dell’andamento del virus. L’incidenza sta aumentando. È assolutamente importante prendere dei provvedimenti di mitigazione”, è la conclusione dello scienziato. 

E nella mattinata di venerdì  si è tenuto il vertice sui vaccini tra il governo e gli Enti Locali al quale hanno preso parte le Regioni, l’Upi, l’Anci , il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio,  il commissario all’emergenza Generale Francesco Paolo Figliuolo, la ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini e il ministro della Salute Roberto Speranza

“E’ stato un incontro positivo. L’intento è quello di accelerare sui vaccini e sulla sinergia fra la filiera commissariale e le regioni. Occorre fare presto”, ha detto Gelmini, che ha ribadito come una cornice nazionale sia “indispensabile” affinché non ci sia nessuna disparità di trattamento fra le regioni mentre per quanto riguarda la priorità nelle vaccinazioni la ministra ha citato “disabili e insegnanti”. Infine un appello all’Ema che deve “accelerare” le procedure per la validazione di altri vaccini.