In Italia già vaccinati oltre 8 mila: nuove fiale Pfizer in distribuzione il 30

Atteso il secondo carico con 470mila dosi

Sono già oltre 8 mila gli italiani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid, ma il maltempo che imperversa sull’Italia ritarda la consegna del secondo carico di fiale, atteso nella tarda serata di martedì, a bordo di 6 aerei in altrettante città. Tra oggi e domani ne sarà terminata la distribuzione, a cura della Pfizer, nei circa 200 punti di vaccinazione attualmente operativi: sulla carta si tratta di 470 mila dosi, che però ne potrebbero fruttare oltre 560 mila a seguito delle nuove indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco, che invita a trarre da ogni fiala una dose in più, rispetto alle 5 standard. Con l’obiettivo di “evitare ogni spreco”, sottolinea l’Aifa, “ferma restando la necessità di garantire la somministrazione del corretto quantitativo di 0.3 ml a ciascun soggetto vaccinato attraverso l’utilizzo di siringhe adeguate, è possibile disporre di almeno una dose aggiuntiva”.

Intanto da Nord a Sud sono state quasi esaurite le prime 9.750 dosi arrivate sabato dallo stabilimento belga dell’azienda americana. Il commissario Domenico Arcuri fa sapere che sono 8.361 gli italiani già vaccinati: si tratta di personale sanitario, operatori e ospiti delle rsa, mentre a fine gennaio inizieranno le somministrazioni a tutti gli anziani di età superiore a 80 anni.

Le prossime consegne della Pfizer in Italia sono previste per il 4, 11, 18 e 25 di gennaio. Presto saliranno a 300 i luoghi di somministrazione del vaccino, in gran parte ospedali, perché le caratteristiche del siero e le bassissime temperature di conservazione (-75 gradi) ne limitano la facilità di distribuzione. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, partirà la fase due delle vaccinazioni, con un maggior coinvolgimento dell’hub di Pratica di Mare, dal quale partiranno lotti di vaccino trasportati con il supporto delle forze armate, in 1500 punti di somministrazione, cui si aggiungeranno una serie di unità mobili per arrivare a tutti coloro che non potranno raggiungere i punti vaccinali.

Dopo personale sanitario e over 80, verrà data priorità agli over 60, alle persone immunodepresse o che presentino comorbidità e a insegnanti e personale scolastico. Nella ‘fase 3’ saranno vaccinati lavoratori dei servizi essenziali, detenuti, personale delle carceri e, in generale, dipendenti e ospiti dei luoghi di comunità, per poi far rientrare tutti gli altri nella ‘fase 4’, che dovrebbe arrivare a compimento tra la fine dell’estate e l’autunno del 2021.