Nella seconda metà di gennaio dovrebbero iniziare le somministrazioni delle prime dosi

La vaccinazione della popolazione italiana contro il Covid-19 dovrebbe completarsi entro entro la fine dell’estate prossima, al massimo all’inizio dell’autunno. E’ quanto prevede Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Cts.

“I numeri certi oggi sono che, ragionevolmente, se non ci saranno dilazioni, il 29 dicembre e il 12 gennaio l’Agenzia europea del farmaco si pronunzierà rispetto a tutta la documentazione che viene a essere fornita dalle prime due ditte, Pfizer e Moderna, sui vaccini a Rna. Il tutto dovrebbe consentire di avere nel Paese 3,4 milioni di dosi di vaccino che consentono di andare a vaccinare 1,7 milioni di persone. Il percorso per attuare questo piano vaccinale prevede, nella seconda metà del mese di gennaio, l’inizio delle vaccinazioni. Via via si andrà a incrementare sempre di più il numero di dosi disponibili. E credo che, di fatto, compiutamente, entro la fine dell’estate e i primi mesi dell’autunno dovremmo aver completato tutto il piano di somministrazione“, ha dichiarato l’esperto intervenendo alla trasmissione ‘Agorà’ su Rai3.

Locatelli ha ribadito che “i primi ad essere vaccinati saranno gli operatori sanitari, per proteggere sia loro sia le persone che sono loro affidate. Poi a seguire verranno coloro che hanno un’età superiore a 80 anni”. “Il principio – ha sottolineato – è dare priorità rispetto al profilo di rischio”.

Il numero uno del Css ha inoltre ipotizzato “un calo dei decessi” per coronavirus “nei prossimi 10 giorni”.

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