Efficacia media, in base alla somministrazioone dei dosaggi, pari al 70%. Johnson: "Notizia esaltante, ben fatto a nostri scienziati e volontari"
Il vaccino anti-Covid sviluppato da Astrazeneca insieme all’Università di Oxford ha mostrato un’efficacia media del 70%: come spiegaro in una nota dell’azienda farmaceutica, in base all’analisi intermedia degli studi clinici finora condotti nel Regno Unito e in Brasile, il vaccino si è dimostrato “altamente efficace nel prevenire il Covid-19”. Inoltre “non sono stati riportati ricoveri o casi gravi della malattia” , tra iu 23 mila partecipanti alle vaccinazioni. Nell’analisi intermedia sono stati, invece, riscontrati un totale di 131 casi.
In particolare, un regime di dosaggio (n = 2.741) ha mostrato un’efficacia che arriva al 90% quando il vaccino, denominato AZD1222, è stato somministrato per mezza dose, seguita da una dose piena ad almeno un mese di distanza, mentre un altro regime di dosaggio (n = 8.895) ha mostrato un’efficacia del 62% quando somministrato in due dosi intere ad almeno un mese di distanza. L’analisi combinata di entrambi i regimi di dosaggio (n = 11.636) ha prodotto un’efficacia media del 70%.
Tutti i risultati si sono dunque rivelati “statisticamente significativi”, sottolinea Astrazeneca, precisando che la commissione indipendente di monitoraggio della sicurezza dei dati ha stabilito che l’analisi ha raggiunto il suo endpoint primario mostrando una protezione da Covid-19 di almeno 14 giorni dopo la vaccinazione.
“Non sono stati confermati eventi gravi”, precisa ancora la multinazionale. “AZD1222 è stato ben tollerato in entrambi i regimi di dosaggio“.
Astrazeneca intende preparare immediatamente la presentazione regolamentare dei dati alle autorità di tutto il mondo e punta a ottenere dall’Organizzazione mondiale della sanità il via libera emergenziale per “un percorso accelerato verso la disponibilità di vaccini nei paesi a basso reddito. Parallelamente, l’analisi completa dei risultati provvisori verrà presentata per la pubblicazione in una rivista peer-reviewed”.
Oltre a Regno Unito e Brasile, Astrazeneca sta conducendo studi clinici anche in Usa, Giappone, Russia, Sud Africa, Kenya e America Latina con studi pianificati in altri paesi europei e asiatici. In totale, la società prevede di iscrivere fino a 60.000 partecipanti a livello globale.
Il primo ministro britannico ha subito commentanto la notizia del risultato di Astrazenca come “incredibilmente esaltante il fatto che il vaccino Oxford si sia rivelato così efficace nelle sperimentazioni”. Johnson lo ha scritto su Twitter, aggiungendo: “Ci sono ancora controlli ulteriori da fare, ma questi sono risultati fantastici”. “Ben fatto ai nostri brillanti scienziati dell’università di Oxford e di AstraZeneca, e a tutti i volontari nelle sperimentazioni”, ha conlcuso Johnson.
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