Il ct azzurro si prepara ad affrontare Malta e Inghilterra, match cruciali per la qualificazione a Euro 2024

180 minuti fondamentali per centrare la qualificazione a Euro 2024. Due avversari di diverso calibro, Malta e Inghilterra, ma Luciano Spalletti non fa calcoli e chiede al suo gruppo la stessa concentrazione per due sfide chiave, in cui non sono ammessi passi falsi. “Abbiamo di fronte due partite difficilissime in cui, attraverso comportamenti ben visibili, possiamo dare forza all’immagine di questa nazionale. Non snobbiamo nessuno e non abbiamo difficoltà a presentarci a Londra contro quelli che hanno inventato questo sport a fare la nostra partita”, ha sottolineato in conferenza stampa nel giorno del primo raduno a Coverciano. La mancata convocazione di Ciro Immobile ha tenuto banco in ritiro. “Ci è giunta la comunicazione dal medico della Lazio che aveva un problema di natura fisica e che non sapevano se avrebbe recuperato – ha spiegato l’ex allenatore del Napoli – Ho parlato con Sarri, poi ho sentito anche il calciatore e insieme siamo giunti alla conclusione che era meglio lasciarlo a riposo”.

Nessuna polemica nei confronti dell’allenatore della Lazio, neppure dopo i forfait di Zaccagni (“può venire”, ha comunque rivelato il ct) e Provedel. “Ha sentimento e amore per questo sport e ha detto una cosa corretta affermando che più giocatori gli lascio a casa e più è contento. Il commento è che noi non vogliamo mandarglieli indietro peggiorati ma migliorati, e poi la maglia della nazionale deve stare a cuore a tutti, anche a lui”, è il messaggio lanciato da Spalletti a tutto l’ambiente. “Qui i giocatori non vengono forzati, non vogliamo chi non ha a cuore le sorti della Nazionale – ha proseguito – Chiesa? Valuteremo se rimarrà o andrà via”. A livello tattico il ct lascia aperto uno spiraglio per il 3-5-2 (“nel convocare Bastoni, Dimarco, Acerbi e Darmian si lascia questa possibilità, se ci fossero dieci minuti da fare in quella maniera ci sarebbero le pedine giuste”) mentre per il reparto offensivo non esprime preoccupazioni. Le assenze per infortunio di Immobile e Retegui non spaventano Spalletti: Scamacca e Kean vogliono stupire e recitare un ruolo da protagonista in azzurro. “Sto messo benissimo per quanto riguarda gli attaccanti. Il calcio moderno ci ha fatto vedere che conta la forza fisica e che è un bel punto di partenza. Ormai molte partite si vincono con i calci piazzati, con i colpi di testa – ha evidenziato – Per questo, se devo pensare a un centravanti, penso a quelli che già ho qui, Scamacca e Kean. Il primo è forse un po’ più pulito tecnicamente, come tocco di palla e qualità nello stretto. Kean è più fisico, più massiccio dal punto di vista d’impatto, di copertura di campo e di metri. Fa più strada”. Senza dimenticare un certo Raspadori, “che è un centravanti con altre caratteristiche: ha grande tecnica e inventiva, gli manca solo un po’ di altezza”. Sabato a Bari contro Malta servirà però solo vincere, a prescindere da chi butterà la palla in rete. 

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