Decide un gol di Mancini al 53'. I bianconeri interrompono una serie positiva di quattro match

Mou batte Allegri e si riprende la sua Roma. Con una prestazione di cuore, testa e applicazione i giallorossi rallentano la corsa della Juventus reduce da quattro vittorie consecutive, riscattano (senza cancellarlo) il ko contro la Cremonese e si rilanciano raggiungendo il Milan al quarto posto a 47 punti, ad una lunghezza dalla Lazio. Dopo una settimana di alta tensione, segnata dal ko inatteso con l’ultima in classifica e dalla squalifica – poi sospesa – a Mou, la Roma aveva bisogno di una vittoria ‘capitale’, pesante, non solo per i punti in palio, per rimettersi in carreggiata e guardare con ottimismo alla zona Champions. Ci è riuscita al termine di una sfida fortemente bloccata soprattutto nel primo tempo, decisa da una invenzione di Mancini che di destro al 53′ ha infilato il pallone nell’angolo più lontano. I giallorosso sono stati in grado con ordine e sacrificio di gestire il vantaggio e conservarlo fino alla fine, con ordine e organizzazione tattica e atteggiamento, spinta anche da una dose di buona sorte;: tre sonio stati infatti i pali colpiti dalla Juventus, uno nel primo e due nel secondo che avrebbero potuto cambiare il volto della partita nella quale Dybala ha provato a fare la differenza senza riuscirsi e Di Maria è andato avanti a fiammate senza trovare il colpo di genio. Merito anche di una difesa giallorossa che porta a cinque i successi interni consecutivi in casa senza subire reti.

Nella Roma, assenti Darboe e Solbakken, Mourinho schiera Dybala unica punta con Pellegrini e Wjnaldum alle spalle. In panchina Abraham ed El Shaarawy. Allegri si affida a Di Maria e Vlahovic in attacco con Locatelli fagioli e Rabiot sulla mediana. Pogba e Chiesa partono dalla panchina. Si parte a bassi ritmi, in campo solo equilibrio e prudenza. Entrambe le squadre infatti non vogliono commettere errori e scoprirsi troppo. Il possesso iniziale è comunque della Juventus che gestisce il pallone affacciandosi più di una volta alla trequarti della Roma. La prima chance è di Vlahovic che al 4′, dagli sviluppi di palla inattiva, devia di sinistro verso la porta giallorossa ma la conclusione non impensierisce Rui Patricio. La squadra di Allegri sembra avere più volontà, si distribuisce nella metà campo giallorossa ma difficilmente trova spazi, I sei difensori, tre da una parte e tre dall’altra, restano molto bloccati, non si espongono troppo limitadoi a soffocare le azioni avversarie. E’ Dybala a dare al 27′ il primo squillo giallorosso con un sinistro da fuori area potente ma centrale che Szczesny devia mettendoci i pugni. La partita continua a non decollare e l0unicva vera fiammata dle primo tempo è di Rabiot che schiaccia di testa su un ottimo cross (generato da scivolata di Cuadrado) sul secondo palo di Danilo. Il foltissimo centrocampo della Roma crea uno scenario piatto, con pochi contrasti e senza alcun ritmo con passaggi tutti in orizzontale. Serve un guizzo, una illuminazione personal per scardinare i meccanismi di un match inceppato dalla troppa paura di perdere.

Mourinho nella ripresa pensa di mettere in campo la seconda punta mentre Allegri schiera subito Bonucci per Alex Sandro. Con un solo attaccante la Roma fa fatica a distendersi e l’idea del tecnico portoghese di affidarsi alle spinte di Wjinaldum non sembrano dare frutti nel suo ruolo da terzi centrocampista. Ma proprio nel momento in cui Mou sta per ricorrere alla panchina e cambiare le carte tattiche, Mancini al 53′ con un destro potente fa espoldere l’Olimpico infilando il pallone sul palo più lontano per l’1-0 giallorosso. La Juve è stordita e la squadra di Mou ha subito la possibilità del raddoppio con Spinazzola che al momento di concludere si fa anticipare con un intervento risolutivo in scivolata di Cuadrado che pochi minuti dopo su punizione colpisce il palo esterno. Allegri fa ricorso alla panchina per aumentare la spinta offensiva sostituendo al 59′ Fagioli per chiesa. Vlahovic non arriva di un soffio su un errore in retropassaggio di Zalewski, sostituito pochi minuti dopo con Karsdorp al 64′. La Juventus deve prendersi qualche rischio in più, Mou, in quetso gioco di scacchi all’interno di una partita tutta tattica e applicazione, mette in campo Abraham al posto di Dybala e Bove al posto di Wjinaldum. Al 76′ riflesso di Szczesny che salva la propria porta su un colpo di testa di Smalling.

I bianconeri si gettano in avanti con tutta la qualità dei suoi guiocatori (dentro Pogba) e all’81’ sfiorano il pareggio colpendo il terzo palo della serata: su calcio d0angolo la palla sbatte sul montante dopo il calpo di testa di mancini che ha rischiato un clamoroso autogol. La Roma che ha giocato per tutta la partita con uns sola punta chiude con due punte con Belotti al posto di Pellegrini. Max prova kean come ultima carta ma l’attaccante la straccia subito dopo appena un minuti di gioco facendosi espellere per un fallo di reazione su Mancini. Una Signora che chiude in rosso, mentre la Roma giallorossa, dopo l’ultima parata di Rui Patricio al 97′, fa festa.

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