“Sul financial fair play due pesi e due misure? Non penso. Però è un meccanismo che nella sua onestà penalizza troppo chi lo vuole fare in un modo virtuoso. In modo indiretto protegge chi non lo fa in modo virtuoso e protegge squadre che sono già delle potenze”. Così José Mourinho, allenatore della Roma, alla vigilia della sfida con l’Udinese. “Non dico sia un meccanismo non onesto. Ma mi colpisce che penalizza chi vuole essere grande”, ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. “Questo non è fair play, dovrebbe avere un altro nome. Non c’è fair play tra chi può spendere 300 milioni e chi 30. Io alleno e lo faccio con piacere, mi piace lavorare con queste condizioni ma è dura. Con qualche milione in più – ha aggiunto il portoghese – la Roma sarebbe in condizioni di sognare, per pochi milioni siamo condizionati ed è più difficile. Quello che ha fatto il direttore sportivo in questo mercato è stato brillante ma duro. Alla fine vedi la dimensione della squadra”.

In vista del match di domani, in cui i giallorossi cercheranno di confermare il primo posto in classifica, Mourinho ha detto: “Con l’Udinese sarà una partita difficile, una di quelle più difficili. E’ una squadra che sa giocare, sa competere, sono intelligenti, gestire i tempi della partita come vogliono. Hanno l’esperienza per condizionare l’arbitraggio. E’ una squadra che mi piace e che rispetto”. Sul nuovo acquisto Mady Camara, ha precisato:”Non ha i 90′ nelle gambe e la conoscenza tattica del nostro modo di giocare per iniziare. Ha dimostrato qualità negli allenamenti, ci aiuterà tanto, però per il momento andrà in panchina. Ha un percorso da fare”. 

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