L'Ad della Lega Serie A ribadisce i difficili rapporti: "Superare posizioni populiste e pilatesche"
Botta e risposta a distanza tra Lega Serie A e Governo. Il tema, delicatissimo, riguarda le riforme di un mondo, quello del calcio, costretto a navigare in acque sempre più agitate. Da tempo i vertici del pallone accusano le istituzioni di ignorare le loro richieste per fronteggiare la crisi post-Covid. L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha voluto ribadire il concetto, facendo seguito alle parole dei giorni scorsi del presidente Paolo Dal Pino sui rapporti difficili con la politica. “Il nostro è un Paese in cui, nei fatti, la politica dimostra di odiare il calcio“, ha tuonato De Siervo in un’intervista al ‘Sole 24 Ore’. “Serve superare le posizioni populiste e pilatesche che hanno caratterizzato la relazione tra politica e Serie A in questi ultimi anni”. L’ad di via Rosellini ha ricordato che “la Serie A è il motore economico di tutto il sistema. Minori ricavi ottiene la Serie A e minori ricavi saranno a disposizione di tutto lo sport italiano”.
Poi De Siervo ha voluto precisare: “Non abbiamo chiesto ristori al Governo, ma l’apertura di un tavolo per le riforme finalizzato a rimuovere limiti vessatori alle nostre attività di valorizzazione del prodotto. Chiediamo – ha aggiunto – di tornare a competere sui mercati senza essere penalizzati dal nostro stesso Governo”. Non è mancato un attacco ai politici, che “sono i primi a cercare l’esposizione mediatica che il calcio garantisce ma poi hanno posizioni irrazionali quando non garantiscono, come per i cinema al chiuso, la piena occupazione degli stadi all’aperto”. Sulla questione ‘betting’ De Siervo, poi, ha definito “ipocrite” le posizioni del mondo della politica “quando impongono il limite alle sponsorizzazioni sportive del betting mentre continuano a consentire le scommesse accaparrandosene i lauti profitti”.
Non si è fatta attendere la risposta di Valentina Vezzali, sottosegretario con delega allo Sport. A margine di un evento al ministero dell’Istruzione a Roma, ha commentato le accuse al Governo lanciate dai vertici della Lega Serie A. “Ritengo fondamentale – ha spiegato – che il mondo del calcio possa attuare una riforma interna che gli consenta di poter riavere quel ruolo centrale che aveva tantissimi anni fa e che oggi ha perso, e che gli consenta poi di essere aiutato”. Vezzali poi è intervenuta sulla questione delle capienze negli impianti sportivi, altro terreno di frizioni con i piani alti del pallone. Chiarendo che l’obiettivo del 100% auspicato dalla Lega al momento resta lontano. “E’ fondamentale la cautela in un momento in cui la curva dei contagi sta salendo. Dobbiamo dare un messaggio che ancora il nostro comportamento incide sulla salute degli altri e quindi in questo momento – ha dichiarato – parlare di aumento delle capienze non credo sia il tempo giusto”.
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