Il nuovo tecnico giallorosso dalla Terrazza Caffarelli in Campidoglio
“La parola tempo è una parola che nel calcio non esiste, ma in questo caso esiste. Quello che la proprietà vuole, il successo nel futuro, sostenibile per il futuro, Questa è la ragione principale per cui sono qui. Ora è tempo di lavorare. Non sono qui in vacanza. Il simbolo, i colori, il nome si confonde con il club. Ma non sono qui per turismo ma per lavorare. Allenamento alle 16, arrivederci e ciao”. Così Josè Mourinho, nuovo tecnico della Roma, nella conferenza stampa di presentazione, sulla Terrazza Caffarelli, in Campidoglio.
“Ho dovuto già cambiare telefono tre volte perché non so come ma trovate sempre il numero – prosegue Mourinho – Scherzi a parte, è fantastico, è incredibile, per qualcuno che ha lavorato già in Italia, quando non sei qui ti manca, per chi pensa calcio per 24 ore, ti manca. C’è un lavoro da fare nel club ma noi dobbiamo concentrarci su questo, con tutto il rispetto per voi. Tutti sanno che non sono una persona troppo simpatica quando lavoro e magari non sarà così un piacere per voi, perché io vado a difendere il mio club e voglio che alcune cose rimangano interne”.
“La prossima sfida è sempre la più importante della mia carriera. E ovviamente lo è in questo caso. Quando si parla del campionato italiano stiamo parlando come minimo di una nazione almeno finalista degli Europei. E la maggior parte di quei giocatori gioca in Italia, se non è visto dall’estero come un campionato principale la responsabilità è nostra e tutti abbiamo la necessità di fare qualcosa in più. Io lavoro per la Roma, ma in maniera indiretta anche per il calcio italiano e se possiamo fare qualcosa in più, dobbiamo farlo”.
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