Battuta la capolista a San Siro, la Vecchia Signora attende allo Stadium il Sassuolo per provare a proseguire il filotto e centrare il terzo successo di fila in campionato

Dopo l’exploit, ora è il tempo della continuità. Che poi è il tasto dolente della Juventus di questa prima metà di stagione. Battuta la capolista a San Siro, la Vecchia Signora attende allo Stadium il Sassuolo per provare a proseguire il filotto e centrare il terzo successo di fila in campionato. Una normalità per una squadra che punta a vincere lo scudetto, un obiettivo concreto – e finora mai centrato – per un gruppo in fase di costruzione. Ecco perché Andrea Pirlo chiede ai suoi un salto di qualità soprattutto a livello mentale. “E’ stata una bella vittoria, importante in un momento importante. Però se non vinciamo domani quella di mercoledì non è servita a niente – ha evidenziato in conferenza stampa – Incontriamo un’ottima squadra, ma se non facciamo risultato il successo di San Siro passa in secondo piano, come se non fosse stata una vittoria”, ha sottolineato l’allenatore bianconero rivolgendosi soprattutto ai più giovani, che “devono capire che quello che hai fatto due ore prima viene dimenticato se non fai bene”. La meglio gioventù della Continassa è avvisata, a cominciare da Federico Chiesa, che ha rubato la scena prendendosi la copertina nel trionfo con il Milan. “E’ il prototipo di un campione ma deve crescere partita dopo partita – ha sottolineato – Alla Juve bisogna dimostrare qualcosa in tutte le gare, quello di San Siro non deve essere un punto d’arrivo ma un punto di partenza di tante prestazioni”.

L’ex esterno della Fiorentina ha recuperato dal problema all’anca e sarà regolarmente in campo, anche perché la Vecchia Signora a causa del coronavirus non ha grandi alternative. In particolare in difesa, dopo la positività di de Ligt, che si è aggiunta a quelle di Cuadrado e Alex Sandro, ancora out. Contro gli emiliani dovrebbe così toccare a Demiral (“è più pronto di Chiellini”) ma anche il capitano è sulla via del rientro dal primo minuto, magari in Coppa Italia con il Genoa. La novità riguarda la possibile convocazione di Morata, che sta smaltendo l’affaticamento muscolare e potrebbe far tirare il fiato a uno tra Ronaldo e Dybala in corso d’opera. “Sta meglio, si è allenato a parte, ha iniziato a fare qualcosa in più anche sul campo – ha rivelato il ‘Maestro’ – Vediamo se potrà essere utile per venire in panchina ed essere a disposizione magari a gara in corso. Ma questo lo valutiamo domani”. Altrimenti, l’arma per colpire dalla panchina la retroguardia neroverde sarà ancora una volta Kulusevski, già incisivo contro il Milan (“ho rivisto il giocatore che aveva iniziato la stagione in un certo modo”). E il quarto attaccante che dovrebbe arrivare dal mercato? A tal proposito Pirlo glissa: “Non è un problema, se ci saranno occasioni valuteremo più avanti”. Nonostante la vittoria nello scontro diretto con il Diavolo però in classifica la Juventus deve sempre inseguire. “Chi è primo è sempre la squadra da battere, in questo momento lo è il Milan, ma noi ci prendiamo le nostre responsabilità – ha concluso – Siamo la squadra che vince da nove anni, è normale ci sia pressione su di noi”.

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