Ancora decisivo Morata con una doppietta. Bianconeri a un passo dagli ottavi
Il secondo poker di fila. E la notizia è che manca il nome di Cristiano Ronaldo nel tabellino dei marcatori. Dalla valigia di ritorno da Budapest la Juve porta con sé solo notizie positive: Alvaro Morata, autore della doppietta che ha spianato la strada ai bianconeri contro il modesto Ferencvaros, è sempre più al centro del progetto e sta vivendo un momento d'oro. Alle sue spalle Paulo Dybala, entrato nella ripresa, ha trovato il suo primo gol stagionale, che fa bene soprattutto al morale della Joya, rimasto indietro nelle gerarchie in attacco. Dietro poi Giorgio Chiellini ha giocato 90' senza problemi (anche se la Juve ancora una volta non è riuscita a blindare la porta a causa del gol di Boli a tempo scaduto) e in generale – in ottica big match di domenica con la Lazio – la Vecchia Signora, avanti 2-0 dopo un'ora, ha amministrato e risparmiato energie preziose, a differenza dei rivali, che potranno tornare utili domenica all'Olimpico nell'ultima partita della sosta. Dopo il 4-1 allo Spezia, Andrea Pirlo infila il secondo successo di fila con lo stesso risultato. La squadra cresce, prende sempre più fiducia e inizia ad avere una sua fisionomia. Inoltre, complice la vittoria del Barcellona nell'altra gara del girone con la Dinamo Kiev, i bianconero si trovano a +5 sulla coppia Dinamo-Ferencvaros: la qualificazione agli ottavi di Champions League, primo obiettivo stagionale, è ormai a un passo.
Pirlo cambia ancora dopo la trasferta di Cesena. McKennie, nonostante la buona prova in campionato, si accomoda in panchina, con Ramsey di nuovo in campo dal 1'. Confermato Chiesa sull'esterno, a farne le spese è Kulusevski, risparmiato in vista del prossimo impegno contro i ragazzi di Simone Inzaghi. La difesa riabbraccia Chiellini, l'attacco ritrova Ronaldo titolare per la prima volta dopo la guarigione dal Covid-19 accanto all'intoccabile Morata. Proprio un tocco da due passi dello spagnolo su assist di Cuadrado mette subito la partita in discesa, dopo sette minuti, per i bianconeri. La Juve insiste, Chiesa sfiora il bis ma viene murato dalla difesa. L'unico pericolo gli ospiti lo corrono a metà frazione, per un inserimento di Zubkov che spaventa Szczesny. Dopo la partenza razzo la Juve si accontenta e gestisce il risultato, anche se Morata e Ronaldo sprecano il possibile raddoppio pasticciando tra loro.
Il 2-0 comunque arriva senza troppi problemi nella ripresa al termine di una bella azione corale: palla filtrante di CR7 verso il centro, velo di McKennie – entrato per Ramsey alle prese con un problema fisico – e tiro a giro preciso e angolato di Morata. Pirlo a quel punto fa rifiatare qualche big e dà spazio a chi ha bisogno di metter minuti – e magari gol – nelle gambe. Come Paulo Dybala, che approfitta dell'errore del portiere Dibusz per segnare il più facile dei gol. Nel finale i bianconeri dilagano perché un altro erroraccio in fase di impostazione dell'estremo difensore del Ferencvaros spalanca la porta a Dybala, che centra la traversa prima che Dvali infili goffamente la palla nella propria porta. Sul gong Boli fa gioire il pubblico di Budapest per il 4-1 finale che non rovina comunque la festa bianconera.
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