Dopo il passo falso al Bentegodi, i bianconeri devono ripartire dall'andata della semifinale di Coppa Italia con il Milan, giovedì a San Siro
Nell'occhio del ciclone da sabato sera, quando la sua Juve è stata travolta dal funambolico Verona, Maurizio Sarri in queste ore è finito sul banco degli imputati per la mini crisi che ha colpito i bianconeri, caduti senza appello in due trasferte consecutive prima al San Paolo – in una gara comunque particolare – e poi al 'Bentegodi'. Condizione fisica precaria, incapacità di motivare una squadra che vince da otto anni in Italia, fragile equilibrio in campo sono solo alcune delle accuse mosse da tifosi e addetti ai lavori all'ex tecnico del Napoli, chiamato ora a scuotere il gruppo e trovare una soluzione ai problemi che la Vecchia Signora si porta dietro da inizio stagione.
Per sua fortuna il calendario offre una possibilità di riscatto imminente, a cominciare dalla semifinale d'andata di Coppa Italia contro il Milan in programma giovedì sera a San Siro. Importante anche e soprattutto per rialzare subito la testa e ritrovare la bussola in vista dei prossimi importanti impegni che attendono Bonucci e compagni, dal doppio confronto in Champions League con l'Olympique Lione al derby d'Italia del 1 marzo che può valere un pezzo di scudetto. Di certo poi l'umore del 'comandante' non può esser migliorato domenica dato che Inter e Lazio hanno approfittato del passo falso della Juve per accorciare il gap sulla capolista. Due vittorie complicate e sofferte con un unico comune denominatore: la grande determinazione nel perseguire il risultato pieno a tutti i costi. Vedi l'epica rimonta dell'Inter, che sotto 2-0 all'intervallo ha ribaltato il Milan nella ripresa, e l'incredibile resilienza della Lazio, brava a resistere al ritorno arrembante del Parma. Caratteristiche temperamentali che in questo momento sembrano mancare alla truppa bianconera, apparsa molle e svogliata nelle ultime due trasferte. Perennemente alla ricerca di una identità smarrita.
Dopo un weekend da incubo la settimana che porta al confronto con il Milan in Coppa Italia e alla sfida in campionato contro il Brescia non si è aperta nel migliore dei modi per i campioni d'Italia. Douglas Costa, uscito malconcio dal match contro l'Hellas, dovrà star fermo 15-20 giorni per una lesione di basso grado del bicipite femorale alla coscia sinistra. Un copione ormai tristemente noto per un calciatore troppo fragile dal punto di vista muscolare. "So che tutti voi credete e contate su di me! Voglio solo farvi sapere che tornerò con la stessa ambizione di sempre. Fino alla fine", sono state le parole del brasiliano in un post sul suo account Instagram. L'esterno della Juventus si ferma per la terza volta da inizio anno e, contando le tre stagioni in bianconero, ha già saltato complessivamente 39 partite. A cui si aggiungerà sicuramente tra le altre anche la gara in Champions League di Lione, mentre resta in bilico una presenza nella supersfida contro l'Inter. Sarri, che a inizio stagione aveva puntato forte sull'ex Bayern Monaco, cucendogli addosso il 4-3-3, sarà adesso costretto nuovamente a plasmare la Juve. Sperando che questa sia la volta buona.
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