Questa sera glli azzurri sfidano la Bosnia degli "italiani" Dzeko e Pjanic per centrare la decima vittoria consecutiva
Nel fortino di Dzeko e Pjanic alla conquista della nona vittoria del girone, la decima consecutiva, per restare nel novero delle teste di serie e garantirsi, almeno sulla carta, un futuro meno in salita anche in vista dei gruppi di qualificazione al Mondiale 2022. Per l'Italia non sono pochi i motivi per tornare dalla Bosnia e dall'insidioso catino di Zenica con un risultato pieno, quanto mai utile per battere nuovi record e alimentare l'autostima in continua crescita nel team guidato da Mancini.
Questa sera gli azzurri, già matematicamente qualificati per la fase finale di Euro 2020, sono impegnati in un test non facile, se non altro perchè la Bosnia è stata la formazione che all'andata ha più impensierito l'Italia facendola soffrire non poco come ha ricordato alla vigilia lo stesso capitan Bonucci. Si tratta dunque di una sfida gonfia di contenuti che Mancini intende affrontare cercando di avere delle risposte da chi ancora un posto da titolare se lo deve guadagnare.
Pochi i dubbi del 'Mancio'. In attacco ha sciolto le riserve annunciando che farà partire dal primo minuto il granata Belotti al posto del laziale Immobile che verrà presumibilmente impegnato a Palermo nella sfida conclusiva del girone contro l'Armenia. I due dubbi sono a centrocampo dove in ballottaggio, nel ruolo dell'infortunato Verratti, ci sono Zaniolo e Tonali mentre sull'esterno basso di destra Florenzi avrebbe la meglio su Di Lorenzo. A Zenica la Bosnia non ha mai perso ma Mancini non si è impressionato troppo di questo dato statistico e ha rilanciato: "Sicuramente è uno stadio dove si trovano bene, domani noi faremo del nostro meglio perché anche noi vogliamo vincere, sarà una bella partita, vedremo alla fine chi sarà stato più bravo tra noi e loro, se vinceranno loro gli faremo i complimenti, ma di sicuro per batterci la Bosnia deve giocare bene".
L'avvertimento lanciato dal ct è dunque chiaro ipotizzando una sfida di alta intensità: "Non avendo niente da perdere, loro giocheranno sicuramente per vincere e sarà una gara interessante. Quando abbiamo iniziato questa avventura, avevamo tutti dei dubbi sul nostro girone. Pensavamo che Bosnia e Finlandia avessero le stesse possibilità per giocarsi la qualificazione. Per me è più forte la Bosnia, ma la Finlandia ha dimostrato di essere più brava e più continua. A Pjanic e compagni resta la possibilità di andare agli Europei tramite la Nations League".
Mancini schiererà la squadra migliore: Acerbi dovrebbe giocare dall'inizio (scavalcato Romagnoli) con Bernardeschi preferito a Chiesa, sicuri Emerson, Insigne, Jorginho, Barella oltre al capitano Bonucci. I due dubbi il ct li scioglierà solo domani mattina dopo l'allenamento di rifinitura. "Loro giocano benissimo, sarà un bel test perché dobbiamo migliorare come squadra. E lo sarà anche per i giovani, sarà una partita bella solida", ha aggiunto Mancini.
Anche Bonucci ha voluto alzare il livello di attenzione: "C’è la voglia di continuare questo percorso, abbiamo margini di miglioramento e queste partite ci permetteranno di misurarci con giocatori di livello internazionale come Dzeko e Pjanic. Vogliamo disputare una partita attenta difensivamente, ma con tanto palleggio e tante possibilità di segnare. Il tecnico ci ha dato un'identità ben precisa: domani sera dovremo fare le stesse cose che abbiamo fatto nelle partite precedenti che ci hanno portato a qualificarci con largo anticipo senza mai perdere". Fino alla fine dunque, senza macchia e senza paura.
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