Il Dalian Yifang avrebbe spinto per un prestito con obbligo di riscatto, soluzione non gradita da De Laurentiis

La Cina non è più vicina per Marek Hamsik. Colpo di scena nella trattativa che avrebbe dovuto portare il capitano del Napoli al Dalian Yifang. Operazione ormai in dirittura d'arrivo, tanto che il 31enne centrocampista slovacco sarebbe dovuto decollare verso l'Oriente entro il weekend, non prima di aver svolto le visite mediche a Madrid.

Mancava solo l'ufficialità. E invece, tutto è saltato. Almeno per il momento. Ad annunciare la rottura con l'acquirente, lo stesso club partenopeo in una breve nota. "Il Calcio Napoli ha deciso di soprassedere alla cessione di Marek Hamsik ai cinesi poiché le modalità di pagamento della cifra pattuita non collimano con gli accordi precedentemente raggiunti".

Un epilogo clamoroso, visto che l'operazione era davvero ai dettagli. 'Marekiaro' aveva già firmato il contratto, un triennale che gli avrebbe garantito 9 milioni di euro più bonus a stagione, la cifra del trasferimento era stata pattuita, ovvero 20 milioni. Quello che è mancato all'ultimo è l'accordo sulla modalità, perché i cinesi hanno proposto di spalmare su più anni il pagamento. Anziché l'acquisto a titolo definitivo, sembra che il Dalian abbia spinto per un prestito con obbligo di riscatto, soluzione non gradita da De Laurentiis, che del resto già qualche giorno fa in conferenza stampa aveva 'messo in guardia' il club di Super League: 'Pagare moneta, vedere cammello'. Ora il dietrofront è ufficiale.

Difficile dire al momento se la trattativa è saltata definitivamente o si possono aprire spiragli per una ricucitura. Anche perché il tempo non manca: il mercato in Cina chiude il 28 febbraio. Di certo c'è che l'agente di Hamsik in queste ore è in contatto con il presidente per seguire gli sviluppi della situazione. 

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