Tre punti pesantissimi per la squadra di Gattuso
Un gol di Cutrone e un rigore di Kessie ribaltano l'iniziale rete di Inglese, così il Milan supera per 2-1 il Parma a San Siro nel lunch match della 14esima giornata. Tre punti pesantissimi per la squadra di Gattuso, priva dello squalificato Higuain e senza la difesa e il centrocampo titolare. I rossoneri balzano al quarto posto in classifica con 25 punti in attesa della trasferta della Lazio in casa del Chievo. Un Milan che torna a respirare l'aria della Champions League e lo fa al termine di una prestazione che ha esaltato i 60mila di San Siro. Sotto di un gol, con cuore e dedizione i ragazzi di Gattuso nel giro di dieci minuti ribaltano il risultato a conferma di una sintonia sempre più evidente fra il gruppo e il suo allenatore almeno sotto l'aspetto caratteriale. Dopo aver espugnato San Siro contro l'Inter, per qualche minuto il Parma ha sognato il bis contro il Milan ma alla fine si è dovuto arrendere pur giocando una partita tutto sommato positiva.
Gattuso schiera un 4-3-3 con Ignazio Abate nell'insolito ruolo di difensore centrale al fianco di Cristian Zapata. E' questa l'indicazione principale nella formazione con cui il Milan affronta il Parma nel 'lunch match'. Per il resto nelle file rossonere Calabria e Rodriguez sono i terzini, mentre a centrocampo ancora fiducia in Jose Mauri come regista con al fianco Kessie e Bakayoko. In avanti il tridente composto da Suso, Cutrone e Calhanoglu. Stesso modulo per il Parma di D'Aversa, con Biabiany, Inglese e Gervinho a comporre il trio d'attacco.
Milan più manovriero nel primo tempo, Parma raccolto in difesa ma sempre pronto a ripartire. Nel primo quarto d'ora rossonero più volte pericolosi con Zapata, Suso, Kessie, Calhanoglu e Calabria. L'occasione migliore però è del Parma, con Barillà che, solo in area, sbaglia il controllo e perde l'attimo al momento di colpire. Intorno alla mezzora di nuovo Milan vicinissimo al gol con un destro di Suso da centro area sventato alla grande da Sepe. Prima dell'intervallo, però, è ancora il Parma a rendersi pericoloso con un colpo di testa di Gagliolo, su calcio piazzato, con palla di un soffio a lato.
In apertura di secondo tempo il Parma si conferma micidiale sulle palle inattive trovando il gol del vantaggio al 50' con un gran colpo di testa di Inglese su calcio d'angolo di Scozzarella. Per il Milan la situazione si complica tremendamente, Gattuso prova a correre ai ripari togliendo Mauri e inserendo Borini passando al 4-4-2 e cercare maggiore ampiezza nel gioco sulle fasce. A togliere le castagne dal fuoco al tecnico rossonero ci pensa il solito Cutrone, che al 54' trova il pareggio con una bella girata di destro da centro area. Rete convalidata solo dopo un lungo consulto di Calvarese con il VAR per valutare una posizione di Calhanoglu, oltre la linea della palla al momento del tiro di Cutrone. Sempre il VAR al 68' assegna al Milan un calcio di rigore, molto contestato, per un fallo di mani in area di Bastoni. Dal dischetto Kessie spiazza Sepe e porta in vantaggio i rossoneri. Per il Parma, nel frattempo senza più Gervinho sostituito da Ciciretti, è un colpo da ko. Nel finale i ragazzi di D'Aversa ci provano solo con un tentativo di Grassi, dopo che il Milan aveva sfiorato anche il terzo gol prima con Kessie e poi con Cutrone. Al triplice fischio finale esplode la gioia di Gattuso e di San Siro: il Milan c'è.
MILAN-PARMA 2-1
RETI: 50' Inglese (P), 55' Cutrone (M), 70' rig. Kessie (M),
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez; Kessié, Mauri (53' Borini), Bakayoko; Suso (88' Castillejo), Cutrone, Calhanoglu. A disp.: Reina, A. Donnarumma, Conti, Laxalt, Simic, Brescianini, Bertolacci, Halilovic, Montolivo. All.: Gattuso.
PARMA (4-3-3): Sepe; Iacopini, Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo; Grassi (84' Ceravolo), Scozzarella (79' Stulac), Barillà; Biabiany, Inglese, Gervinho (63' Ciciretti). A disp.: Frattali, Bagheria, Deiola, Gobbi, Di Gaudio, Gazzola, Rigoni, Sprocati. All.: D'Aversa.
Arbitro: Calvarese.
NOTE: ammoniti Biabiany (P), Iacoponi (P), Borini (M), Castillejo (M).
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata