Dopo il tonfo contro la Spal, bisogna invertire la rotta e ritrovare certezze. Il mister: "Questa cosa degli alti e bassi mi tormenta. Io guardo sempre avanti, dobbiamo affrontare la gara al meglio
A furia di andare sull'altalena ad Eusebio Di Francesco sono venute le vertigini. Il tonfo interno contro la Spal ha rimesso tutto in discussione in casa Roma, dall'allenatore ai giocatori alle scelte in sede di mercato. In novanta minuti quanto di buono fatto prima della sosta, partendo dal derby fino al rotondo successo in Champions League contro il Viktoria Plzen, è svanito nel nulla. O quasi. Ecco perché la partita con il Cska Mosca, un doppio confronto decisivo nella corsa agli ottavi, arriva al momento giusto per invertire subito rotta e ritrovare certezze, entusiasmo e – possibilmente – risultati.
"Questa cosa degli alti e bassi mi tormenta. Bisogna ritrovare un assetto e una positività anche nel sistema di gioco", ha dichiarato il tecnico dei giallorossi nella conferenza stampa della vigilia. L'ambiente capitolino rimprovera a De Rossi e compagni la quantità di gol presi e l'incapacità di reagire alle prime difficoltà. "Abbiamo dimostrato di avere delle carenze, devo essere io in primis a trovare dei punti chiave – ha aggiunto – Manca equilibrio a livello di prestazioni e del modo di stare in campo che a volte ci ha fatto prendere quei gol in più che pesano". Un Di Francesco che ha fatto da scudo ai suoi ragazzi e che a sua volta è stato legittimato dal presidente James Pallotta, che in una nota ha ribadito come non ci siano stati confronti con la dirigenza, in merito alla posizione del tecnico, dopo il ko di sabato. "Adesso non è che se si perde una partita sono diventati tutti scarsi e meteore, dobbiamo essere forti in questo e farci scivolare tutte queste situazioni per poi mettere in campo qualcosa in più – ha precisato – Quando si perde i migliori in campo sono sempre quelli che non giocano e stanno in panchina oppure gli allenatori a casa".
La voglia di rivalsa è forte e si evince anche dalle parole di Federico Fazio. "Io guardo sempre avanti, voglio preparare la partita al meglio. È fondamentale per noi, per la classifica e per andare avanti in Champions – ha spiegato il difensore argentino – Siamo un blocco, giochiamo tutti insieme, dobbiamo migliorare in tanti aspetti fondamentali. Noi dobbiamo pensare a lavorare e ". Anche perché i russi dopo la clamorosa vittoria contro il Real Madrid si trovano a sorpresa al comando del girone con 4 punti. I capitolini sono pertanto chiamati a vincere per sopravanzare in classifica il club di Mosca. "È una squadra che ha più talento del Plzen specialmente nei giocatori davanti e magari un po' meno fisicità – ha sottolineato Di Francesco – Sono giovani e hanno ottime individualità, sono molto bravi con i due trequartisti Dzagoev e Vlasic e con la punta Chalov".
L'ex tecnico del Sassuolo, che ritrova rispetto alla Spal tre pedine fondamentali come Schick, De Rossi e Kolarov (ma perde nuovamente Pastore), difende le proprie scelte, a livello di giocatori e di modulo. Si va avanti quindi con il 4-2-3-1. "È un sistema di gioco dinamico e in movimento – ha spiegato – in questo momento ritengo più opportuno continuare con questo modulo per cercare di sfruttare al meglio le caratteristiche di alcuni giocatori". Mai come in questo caso la medicina migliore per debellare i primi sintomi della malattia sul nascere è la vittoria. "Abbiamo una grande fortuna, quella di tornare a giocare una partita importantissima – ha ricordato Di Francesco – Dobbiamo cercare di tornare a vincere e ritrovare noi stessi, non c'è tempo per fare molte chiacchiere".
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