In campo al San Paolo sabato alle 20.30. Per il tecnico partenopeo si tratta di una gara e un avversario da non prendere sotto gamba

A notti del genere Ancelotti è sicuramente avvezzo, ma questo non gli impedirà di emozionarsi nel percorrere per la prima volta quel tunnel che lo porterà al terreno verde del San Paolo. Miglior esordio casalingo non poteva esserci per il neo tecnico azzurro, pronto a vivere la sua prima notte a Fuorigrotta in maniera speciale, merito soprattutto dell'avversario: quel Milan che farà sempre parte del suo cuore e pieno di facce amiche, da Leonardo a Maldini, passando per Rino Gattuso, passato da braccio armato in mezzo al campo a condottiero del nuovo corso rossonero targato Elliott.

Sogno tricolore – Una gara e un avversario da non prendere sotto gamba, come ha ammesso lo stesso tecnico azzurro nella consueta conferenza pre-partita a Castel Volturno: "Sabato sarà un concentrato di emozioni, giocheremo contro una squadra forte, ma noi vogliamo vincere e per farlo dovremo avere un approccio diverso al match con la Lazio, dove abbiamo fatto ridere per 30 minuti. Lo scudetto? C'è differenza tra un'utopia, per definizione difficile da realizzare, e un sogno. Ecco, per noi il tricolore è un sogno che possiamo realizzare: già l'anno scorso è mancato poco, solo tre punti, e quest'anno spero di riuscire a dare ai ragazzi quel 'quid' che è mancato loro".

I dubbi di Carlo – Fronte formazione, Ancelotti sembra orientato a schierare lo stesso undici uscito indenne dall'Olimpico la settimana scorsa, con l'unico ballottaggio che riguarda il portiere visto che Ospina ha ben figurato in allenamento e insidierà Karnezis per un posto da titolare. In difesa consueta linea a quattro con Hysaj, Albiol, Koulibaly e Mario Rui, a centrocampo spazio ancora ad Hamsik in cabina di regia con ai lati Allan e Zielinski (complice l'assenza di Fabian Ruiz dai convocati), mentre in attacco si rivedrà il trio Callejon-Milik-Insigne con Dries Mertens possibile arma a partita in corso e pronto anche a giocare in accoppiata col bomber polacco, visto che per stessa ammissione di Ancelotti "non ci saranno dualismi tra i due, che all'occorrenza potranno anche giocare insieme".

I precedenti – I numeri sono tutti a favore della squadra di casa: il Napoli, infatti, è imbattuto negli scontri diretti in Serie A col Milan da ben sette partite (5 vittorie e 2 pareggi per gli azzurri): l'ultima vittoria dei rossoneri al San Paolo risale al lontano 25 ottobre 2010, un 2-1 merito delle reti di Robinho e Ibrahimovic, oltre alla rete ininfluente allo scadere del Pocho Lavezzi che non riuscì ad evitare la sconfitta. Allora in panchina c'erano Mazzarri da una parte e Allegri dall'altra, con quest'ultimo che si portò anche a casa il titolo in quel campionato. Otto anni dopo la sfida sarà tra Ancelotti e Gattuso, due anime rossonere che ora però si daranno battaglia per obiettivi diversi. E soprattutto per colori diversi. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata