E su Spinazzola: "Vuole venire qui ma Atalanta ha esigenze legittime, finirà che resterà a Bergamo"
"Non ci sono sintomi di insoddisfazione da parte di Marchisio, fa parte di una squadra che anno dopo anno cerca di alzare il livello qualitativo. E' normale che la concorrenza sia più forte, poi sta all'allenatore decidere chi gioca". Così Beppe Marotta, direttore generale della Juve, parlando con la stampa a margine della presentazione di Blaise Matuidi.
"L'anno scorso abbiamo fatto 57 partite ufficiali, più le nazionali, ed è normale che bisogna avere una rosa competitiva", ha detto ancora Marotta. Sull'eventuale arrivo di un nuovo giocatore a centrocampo, il dg bianconero ha detto: "Abbiamo una rosa competitiva per quelli che sono i nostri obiettivi. Con un mercato così lungo e logorante, ogni giorno fra social e siti internet bisogna gestire delle situazioni. Mancano otto-nove giorni e siamo tranquilli. Poi ci sono delle situazioni ma non c'è nulla di preoccupante. Aldilà dei moduli che vorrà adottare Allegri, questa è una rosa capace di rispondere a tutti le esigenze".
"Con Keita e Schick sono argomenti chiusi", ha spiegato il dirigente bianconero. Garay? "E' un ottimo giocatore ma al momento non ci sono le condizioni".
CASO SPINAZZOLA. "Su Spinazzola è risaputo che è un nostro patrimonio, abbiamo l'esigenza di un giocatore in quel ruolo però noi vogliamo onorare il prestito con l'Atalanta. Il ragazzo però è a conoscenza di questa necessità della Juve, sa che è una occasione importante ed è normale che faccia pressione per venire da noi", ha aggiunto. "Questo cozza con le esigenze di programmazione dell'Atalanta. Finirà che il giocatore resterà lì e sarà a loro rigenerarlo. La Juve resterà così a meno che non ci saranno delle opportunità. Ma non prenderemo un giocatore tanto per prenderlo", ha sottolineato Marotta.
"Il rapporto con l'Atalanta è ottimo, anche ieri ho parlato con Antonio e Luca Percassi. Il comportamento di Spinazzola è quello normale e spontaneo di un giocatore che sa benissimo di poter indossare con merito la maglia della Juve. Bisogna comprenderlo", ha spiegato ancora Marotta. "In questi giorni noi abbiamo parlato con il giocatore, lo abbiamo rassicurato ma è chiaro che nel corso di un anno gli scenari cambiano e non si può garantire niente per il futuro".
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