Nella ripresa ci pensa il senegalese a sbloccare la partita dopo appena 7 minuti dal suo ingresso in campo

Tre punti per sperare ancora nell'Europa. La Fiorentina non poteva sbagliare contro il Bologna per rimanere aggrappata ad un filo di speranza e non vedere tutti gli obiettivi tramontati già a inizio aprile. Il gol di Babacar a inizio ripresa consente alla squadra di Sousa di centrare l'obiettivo ma col massimo sforzo visti i tanti gol falliti e i rischi corsi. Dire che non si può dar voto in pagella ai due portieri dopo il primo tempo è una maniera di sintetizzarlo.

Mirante e Tatarusanu non hanno mai dovuto veramente sporcarsi i guantoni in 45' sonnacchiosi dove la superiorità territoriale dei viola è stata neutralizzata senza troppi affanni dai rossoblù (in maglia gialla). Donadoni si copre in mezzo con un 3-5-1-1 lasciando Verdi a supporto di Destro (e il baby che piace anche al ct Ventura sarà il più pericoloso) mentre Sousa rinuncia inizialmente a sorpresa sia a Chiesa che a Saponara. La Fiorentina non riesce quasi mai a cambiar ritmo e i suoi attacchi risultano sterili tant'è che l'unica occasione degna di nota è quella del 23' quando Ilicic manda in porta Kalinic, bravo a sgusciare tra Maietta e Gastaldello. Il croato frana dopo il presunto tocco di quest'ultimo, non ravvisato però da Doveri tra le proteste dei viola che chiedevano il rigore.

Quello che non si è visto nel primo tempo eccolo tutto nei secondi 45'. La svolta subito, con Babacar che prende il posto dell'infortunato Kalinic. E' proprio il nuovo entrato – a coronamento di un avvio tambureggiante della Fiorentina – a sbloccare la partita dopo 7' intervenendo su traversone servito da Milic dal lato sinistro ed angolando bene l'incornata dopo essere sfuggito a Maietta. Scatenato Babacar che costringe poco dopo Mirante a un'avventurosa uscita su cross di Borja Valero per anticipare il bomber. Donadoni inserisce Dzemaili e Nagy per cambiare l'inerzia della gara e al 18' sfiora il pari con Krejci che manda di poco alto su cross di Verdi. La Fiorentina però non allenta la presa e va vicina al raddoppio prima con Tello che per poco non induce Maietta all'autogol e poi con Sanchez di testa. Le emozioni si susseguono e Maietta sugli sviluppi di un corner spedisce a lato di un amen di testa, poi è Mirante a dire no al neo-entrato Saponara. Entrano anche i figli d'arte lasciati inizialmente fuori, Di Francesco e Chiesa, ma né il Bologna ha la verve per ribaltare il risultato né la Fiorentina a interesse a forzare i ritmi e finisce 1-0 per i toscani.

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