Strapotere dei bianconeri: uno-due del Pipita in dieci minuti, firma la terza rete il bosniaco

Dopo appena tre giornate di campionato si percepisce in maniera abbastanza nitida il rischio che con 'questa' Juventus tra qualche mese sarà tutto finito e la noia prenderà il sopravvento su qualsiasi altra emozione vagamente agonistica. Dopo il successo grande e grosso contro il Sassuolo, ottenuto in totale scioltezza, diventa complicato immaginare chi in Italia sia in grado di arginare la cavalcata dei bianconeri verso il sesto scudetto di fila. La superiorità è stata netta fin dall'inizio, al punto che in vantaggio di tre reti dopo meno di mezz'ora, la partita e' diventata un allenamento con vista Champions League. Se si vuole cercare il pelo nell'uovo, Buffon ha incassato un altro gol, stavolta però più per demerito proprio che per merito altrui. Disattenzioni non nuove e da correggere. Il Sassuolo ci ha messo cuore e orgoglio, 'salvato' dalla superficialità dei bianconeri in fase realizzativa: con più cattiveria sotto porta, Consigli sarebbe stato subissato di gol.

STRAPOTERE La terza vittoria consecutiva della Juventus porta la griffe esclusiva di Gonzalo Higuain. La dimensione stratosferica del Pipita  era già ampiamente conosciuta ma, caso mai qualcuno l'avesse dimenticata, complice la pausa del campionato, sono bastati 10 minuti per rinfrescare il ricordo. Infatti, dopo cinque minuti Higuain ha scaricato in rete un destro in diagonale di rara potenza e precisione (eccellente la verticalizzazione Pjanic-Khedira-Dybala) e dopo altri cinque si è esibito in una semirovesciata letale per Consigli. Morale, la partita tra Juventus e Sassuolo è finita quasi nel momento stesso in cui è iniziata, perché a ucciderla sono stati Higuain e lo strapotere (fisico, tattico, tecnico) dei campioni d'Italia. E dire che la squadra di Eusebio Di Francesco ha provato a tenere botta, però troppa è sembrata fin da subito la differenza di valori in campo per poter  parlare di sfida e non di mattanza.

L'EUROPA Quando poi si è messo pure Miralem Pjanic a partecipare alla festa del gol (27' tap in su un colpo di testa ribattuto dalla traversa) allora la fantasia dei quarantamila presenti allo Stadium è volata oltre il confine nazionale, fino a lambire l'Europa. Perché, in fondo, nella ripresa la Juventus ha tenuto in mano il pallino del gioco e Dybala, Pjanic, Lichtsteiner hanno fallito occasioni favorevolissime per arrotondare il risultato con Consigli chiamato a interventi delicati. La coralità della manovra bianconera e la spettacolarità di alcune manovre 'alla mano' – per usare un paragone rugbystico – hanno suscitato ammirazione e applausi. Anche per Mandzukic, tra l'altro, subentrato al posto del Pipita e a un passo dal gol. E per Lichtsteiner che ha salvato a Buffon battuto.

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