Interessi legati alle scommesse, ma anche al controllo del territorio

Un fenomeno a margine del mondo dei giochi e delle scommesse propriamente dette, ma non per questo meno inquietante, è "il sempre più netto interesse di soggetti vicini alla criminalità organizzata a far parte dell'organigramma societario di alcune squadre di calcio, in particolare quelle impegnate nei campionati minori". E' l'allarme lanciato dalla Commissione antimafia in una relazione sulle infiltrazioni mafiose nel settore del gioco lecito e illecito. L'interesse delle organizzazioni mafiose nel mondo del calcio – si sottolinea – non è limitato solo al giro delle scommesse e delle partite truccate, bensì rappresenta un utile volano per acquisire consenso elettorale, economico e finanziario. È soprattutto il calcio delle serie minori ad attirare gli appetiti delle cosche, consentendo loro di stringere più forti legami con il territorio e, in particolare, con l`imprenditoria locale cui impone, in alcuni casi, il 'pizzo' sotto forma di sponsor della squadra locale di calcio o altre forme di sostegno finanziario non volontarie. Nella relazione si ricorda un caso: il sequestro che ha colpito la cosca Pesce di Rosarno e che ha riguardato anche delle quote di due società calcistiche, la Sapri calcio e la Cittanova Interpiana, intestate a prestanome, che il clan utilizzava per acquisire consensi sul territorio. C'è poi la recente indagine 'Dirty Soccer', della Dda di Catanzaro del 2015, che ha fatto emergere l'esistenza di due distinte organizzazioni criminali attive nelle combine di incontri di calcio e ha visto coinvolte oltre trenta squadre di calcio di Lega Pro e serie D, per aver gestito le scommesse sulle competizioni quotate.

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